Vai al contenuto

Alfa Romeo 4C

Il frontale dell’Alfa Romeo 4C

L’Alfa Romeo ha sempre avuto una vocazione sportiva che, nel 2013, ha ripreso vita grazie alla nascita della 4C, una coupé sportiva presentata poco prima del Salone di Ginevra. La vettura è stata prodotta fino al 2021 negli stabilimenti Maserati di Modena, Casa che, come si sa, è parte del Gruppo FIAT.

La 4C con il suo stile sportivo
Dettaglio del muso della 4C

La 4C della prova è stata testata nella sede di Rally Factor a Villafranca di Verona (VR), dove si sono potute apprezzare alcune dinamiche della vettura. Al centro di guida, infatti, è stato allestito un percorso con birilli caratterizzato da uno slalom e da alcune curve strette, unite da un breve allungo dove si è potuta testare l’accelerazione della vettura, stimata da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi.
Il motore della 4C è lo stesso della Giulietta Quadrifoglio, ovvero un quattro cilindri in linea turbocompresso, in alluminio, posizionato centrale – posteriore trasversale, in grado di sviluppare 240 cv che, però, non si sono potuti testare tutti in quanto la prova non è stata effettuata su pista. Nonostante ciò, si è potuta apprezzare l’accelerazione, forse non molto diretta per i “vuoti” del turbo a bassi regimi ma comunque interessante. La velocità massima stimata è di 255 km/h e la trazione è posteriore.

Il posteriore della vettura

Le sensazioni alla guida sono molto buone, lo sterzo è preciso, abbastanza diretto, “impegnativo” al punto giusto e la vettura sembra ben assettata per un’ottima tenuta. Queste caratteristiche sono conferite anche da un telaio monoscocca in fibra di carbonio di derivazione F1 che dona alla 4C minor peso, dato anche da un motore in lega leggera, ed un miglior comportamento.
La 4C, inoltre, assorbe discretamente bene le asperità del terreno, rispetto a quanto ci si possa aspettare da un veicolo sportivo, e la visibilità è buona, con una postazione di guida alla giusta altezza insieme ad un parabrezza, spesso solo 4 mm, che offre un buon campo visivo.

Dettaglio del tetto in fibra di carbonio
Dettaglio dello specchietto in fibra di carbonio

Capitolo cambio. Per molti questo potrebbe essere un difetto in quanto, in fase di scalata, la cambiata non si sente molto, sia per sensazioni date al guidatore sia per il freno motore un po’ scarso. In fase di innesto marcia, invece, si ha una percezione migliore della cambiata, con il motore che “spinge” sui sedili. Il cambio è a doppia frizione a secco Alfa Romeo TCT, sequenziale con palette a volante che seguono la rotazione, dunque più comodo in pista ma meno sui tornanti più impegnativi, in quanto la rotazione del volante potrebbe creare confusione su quale sia la giusta leva per la cambiata in quel momento.
Come accennato, il freno motore non è molto rilevante ma la frenata è comunque buona, grazie ad un sistema di 4 dischi forati autoventilanti, con pinze Brembo in alluminio a 4 pistoncini sull’asse anteriore.

Dettaglio dello pinza freno anteriore
Dettaglio laterale del posteriore, con il disco dei freni che si intravede tra il cerchio da 18 pollici

Infine il sound, molto piacevole, sia in fase di bassi regimi che in accelerazione, anche apprezzabile dall’interno dell’abitacolo. Al posteriore si hanno due terminali di scarico laterali, mentre al centro si ha un particolare estrattore d’aria.
L’Alfa Romeo 4C è, dunque, un’ottima auto divertente anche su strada senza dover per forza andare in pista, dove, magari prossimamente, avremo modo di testare tutti i suoi cavalli.
Gli altri scatti della 4C sono visibili in “Alfa Romeo 4C, Rally Factor“.
Si ringrazia la Rally Factor Driving School di Villafranca di Verona (VR) per la disponibilità e la gentilezza.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]

Dettaglio del terminale di scarico destro
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: