DS E-Tense FE21, l’ultima GEN2 prima del cambiamento
Il 2022 ha detto addio alla seconda generazione di vetture Formula E, come la DS E-Tense FE21. L’ultima “GEN2” francese ha segnato alcuni capitoli di storia in questo sport. Vediamo, dunque, la sua carriera.

Il motorsport è un mondo in cui si sperimenta sotto molti punti di vista. Così, anche la Formula E non è da meno, dando la possibilità di elaborare nuove tecnologie, come la propulsione elettrica. Citroen, tramite il suo marchio sportivo e di lusso DS, perciò, sin da subito ha voluto cogliere l’opportunità, giungendo a risultati importanti. La Casa francese, infatti, ottiene 2 Titoli Piloti e 2 Costruttori con vetture da cui deriva la DS E-Tense FE21, ultima monoposto della Generazione 2.
Citroen e DS, marchi storici del motorsport
DS, “Désirée Spéciale“. Questa è la frase che identifica l’iconico brand francese, nato nel 1955 grazie alla Citroen DS 19, vettura innovativa sia per lo stile che per la tecnica. La “déesse“, la “dea“, appunto, ha suscitato immediatamente interesse per le sue linee futuristiche, moderne ed alternative in quegli anni, unite ad una nuova tecnologia. Le sospensioni idropneumatiche indipendenti ad azoto liquido, infatti, compaiono per la prima volta su questa vettura, insieme allo sterzo idraulico.

Da quel momento in poi, il marchio francese è diventato uno dei punti di riferimento per l’automobile, incrementando anche il proprio impegno nel motorsport, come i risultati nei rally, in particolare a quello di Montecarlo. I più appassionati ricorderanno l’edizione 1966, molto discussa in quanto vennero squalificate le Mini e le Ford per i fari anteriori ritenuti non regolari. Ma non solo DS, anche la stessa Citroen è stata più recentemente protagonista nei rally, grazie ad esempio a Sébastien Loeb. Negli ultimi anni, poi, l’utilitaria C3 è stata rivista per il Mondiale, debuttando in versione WRC+ e divenendo una vettura estrema quanto competitiva.


Il presente
Passando, invece, ai nostri giorni, la DS è ancora attiva nel corse ma, come accennato, nel Campionato Mondiale di Formula E. La Casa parigina debutta nella serie elettrica a partire dal 2015, seconda stagione del neonato campionato ideato nel 2014. Il Gruppo Citroen, infatti, crede molto in questa nuova competizione su circuiti cittadini, intravedendo la possibilità di coniugare l’esperienza in pista con quella su strada. Negli anni, dunque, DS si è imposta come una delle maggiori protagoniste in Formula E, trovando nelle diverse versioni della DS E-Tense FE una monoposto competitiva.


Il concetto base in Formula E
Parliamo, dunque, dell’ultima monoposto “GEN2” targata DS, ovvero la DS E-Tense FE21. Come accennato, la vettura deriva da quelle degli anni precedenti a partire dal 2018, quando la seconda generazione ha debuttato donando maggiore dinamicità alle forme. Prima di parlare della vettura nello specifico, però, è giusto premettere che le monoposto Formula E sono tutte molto simili tra di loro, con la FIA che consente ai costruttori solo alcune modifiche. Questo, infatti, permette un maggior equilibrio tra i team, oltre a garantire gare spettacolari ed adrenaliniche, come quella vissuta da Azeta Motori nel 2019 a Montecarlo:


Negli anni, poi, le vetture sono migliorate, sia da un punto di vista tecnico che da quello prestazionale, consentendo, ad esempio, di compiere gare complete senza cambio auto, come accadeva nelle prime stagioni. Inoltre, sono aumentati i tracciati ospitanti un E-Prix (ad esempio Roma) e, nel 2022 sono cambiati alcuni aspetti regolamentari strettamente legati alla pista (format qualifiche, ecc..).

DS E-Tense FE21, l’estetica
Approfondiamo, dunque il discorso inerente alle linee della vettura. La prima sensazione che si prova vedendo una Formula E di seconda generazione è, come detto, dinamicità. La monoposto, a differenza dei primi anni e delle Formula 1, è a ruote coperte, elemento che favorisce una linea più fluida e, soprattutto, minor attrito con l’aria. Analizzando l’anteriore, infatti, troviamo un muso che si unisce ai passaruota, insieme ad un “classico” alettone.

Il tutto è spiovente in avanti ma basso, con l’aggiunta di due flap sull’ala, mentre quest’ultima è collegata al muso mediante due piccoli sostegni verticali dove spicca il logo della FIA. Lo stilema “DS“, invece, all’anteriore compare sul “naso” della vettura oltre che sui passaruota. La monoposto non è completamente coperta, dunque all’avantreno si possono apprezzare anche le sospensioni push rod, tipologia molto diffusa nel motorsport. La schema, infatti, è visibile grazie ai triangoli rovesciati insieme ad un puntone diagonale ad assorbire le sollecitazioni.






Il resto del corpo vettura
Scorrendo sulle fiancate, si nota un maggior studio aerodinamico, con la presenza di scanalature e sostegni tra passaruota ed abitacolo, mentre la parte superiore della vettura è “piatta” quanto fluida. In particolare, ai lati vi sono le prese d’aria per raffreddare il motore elettrico posteriore ed alcuni organi meccanici, giungendo fino ai passaruota posteriori.






Il retrotreno, dunque, è la zona più elaborata. Si hanno, infatti, appendici aerodinamiche e passaruota studiati, insieme ad un vistoso estrattore d’aria. Molto particolare, inoltre, la forma a “cuneo” nella parte centrale del veicolo, in cui si nota come l’aria venga convogliata al posteriore tramite diversi elementi. Anche in questo caso si intravedono le sospensioni ma, questa volta, maggiormente nascoste dalle componenti aerodinamiche e da un lato B importante. Infine, nella parte centrale del cofano spicca il logo “E-Tense“.









Altri dettagli della DS E-Tense FE21
Come spiegato, la monoposto francese è a ruote coperte ma l’abitacolo è scoperto. Sappiamo bene, però, che negli ultimi anni la FIA ha investito molto sulla sicurezza, introducendo in Formula Uno l’Halo. L’elemento protettivo a forma di “aureola“(appunto “halo” in inglese) è posizionato sopra la testa del pilota, riparandolo in caso di urti frontali o ribaltamento. Questa preziosa innovazione, poi, è stata adottata anche nelle altre categorie, come la Formula E appunto. A proposito di sicurezza, le cinture presenti sulla DS sono fornite dalla OMP, rinomata azienda italiana di Genova.

Presente anche l’ormai classico roll bar, dove il pilota poggia la testa, che funge anche da gancio nel caso si debba spostare la vettura con una gru. Altro aspetto molto semplice ed uguale per tutti i costruttori è lo specchietto retrovisore, uno per lato con forme non particolari. Infine, la livrea della DS E-Tense FE21 è data da un bicolore nero ed oro in cui spicca sulle fincate anche il logo della squadra franco – cinese (fino al 2022).


DS E-Tense FE21: aspetti tecnici
Passando alle caratteristiche tecniche della DS E-Tense FE21, iniziamo dalla propulsione. La monoposto monta un motore elettrico da 250 kW (340 cv) sprigionati in qualifica, mentre in gara la potenza si riduce a 200 kW (270 cv). La velocità massima raggiunta dalla vettura è di 280 Km/h, con un’accelerazione 0-100 km/h in 2,8 secondi data dalla trazione posteriore. Dietro al volante, poi, si possono notare delle “palette” che servono per modificare alcuni parametri durante la guida, come il recupero di energia.


Le dimensioni della DS E-Tense FE21 sono 5160 mm in lunghezza, 1770 mm di larghezza, 1050 mm d’altezza per un peso minimo di 900 kg (pilota e pacco batterie da 385 kg inclusi) dato da telaio e scocca in fibra di carbonio ovviamente. La carreggiata anteriore è più larga di quella posteriore, 1553 mm contro i 1505 del retrotreno; il passo è di 3100 mm. Riguardo gli pneumatici, si hanno dei Michelin Pilot Sport da 18” montati su cerchi OZ Racing, mentre l’impianto frenante Brembo adottato prevede dischi in carbonio da 278 mm all’anteriore e 263 mm al posteriore. Inoltre, le vetture Formula E sono dotate di sistema frenante “Brake – by – wire” al posteriore, dunque controllato tramite centralina elettronica.





I risultati ottenuti dalla DS in Formula E
In apertura abbiamo anticipato alcuni successi raggiunti dalla Casa francese in questi anni. L’era della GEN2, infatti, ha visto trionfare per due stagioni consecutive la DS, il 2019 ed il 2020, anni in cui la squadra si è aggiudicata due Titoli Costruttori e due Piloti. Questi ultimi sono arrivati grazie al portoghese António Félix Da Costa che insieme al compagno di squadra, il francese Jean-Éric Vergne (conosciuto anche come JEV), ha raccolto preziosi punti per la conquista anche del Mondiale targato DS.

Oltre ai due Titoli, la monoposto GEN2 della DS ha raccolto tra il 2019 ed il 2020 10 vittorie, 15 Pole Position e 28 podi. I grandi risultati ottenuti in pista, dunque, hanno poi portato alla creazione di vetture stradali elettriche, basate sull’esperienza maturata nelle corse. Ad oggi, perciò, DS offre una gamma con diverse tipologie di propulsione, oltre ad uno stile raffinato e moderno. In pista, invece, negli ultimi giorni del 2022 ha debuttato la Formula E GEN3, in occasione dei test invernali prestagionali a Valencia.
Si ringrazia il DS Store Cuneo dell’Armando Group per la disponibilità e la possibilità data.
[Autore articolo: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- DS Automobiles: www.dsautomobiles.it
- DS Store Cuneo: www.dscertified.dsautomobiles.it/concessionari/cuneo
- Museo dell’Automobile di Torino: museoauto.com
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