Ferrari Vision GT, la nuova frontiera del Cavallino
Ideata per Gran Turismo, la Ferrari Vision GT è un prodotto unico, il primo nel suo genere studiato a Maranello. Vediamo, allora, la prova virtuale ed il racconto della vettura.

Negli ultimi anni stiamo assistendo ad un notevole incremento dei simulatori di guida e tutto ciò che li circonda. Oltre alle già note gare online, o i così detti “E-sports“, su alcune piattaforme esistono vetture pensate esclusivamente per il mondo virtuale. E’ il caso di Gran Turismo, famosissimo videogioco simulatore che sta dando libertà alle case automobilistiche di esprimersi stilisticamente e tecnicamente sulla console. Da questo contesto, dunque, nasce anche la Ferrari Vision GT, monoposto concept disponibile sul “Real driving simulator” della Sony, sia per Playstation 4 che Playstation 5.
L’idea
Da quando il Cavallino Rampante ha annunciato la nascita di una vettura Vision, la curiosità è salita. Dopo Bugatti, BMW, Lamborghini ed altri grandi marchi, infatti, è toccato anche alla Ferrari pensare ad una vettura per il mondo virtuale, in occasione dei suoi 75 anni. Il concept è ideato dal Centro Stile Ferrari di Maranello, a capo del quale vi è l’ormai noto Flavio Manzoni, uomo che ha creato anche gli ultimi prodotti Ferrari, tra cui la 296 GTB. La sua matita, infatti, si nota anche nella linea della Vision GT, ricordando alcune vetture recenti, esclusive come la SP Daytona, o da corsa, come la 499P.


Le linee della Ferrari Vision GT
Parlando dunque dell’estetica, il concept Ferrari richiama fortemente le gare già nelle forme. La vettura a ruote coperte, infatti, ha una linea che, per certi aspetti, ricorda le Hypercar moderne ma è anche rivolta al futuro, senza dimenticare il passato. Iniziando dal muso, esso è elaborato e vede uno studio aerodinamico di livello. Nella parte bassa, infatti, si nota un vistoso splitter con diversi convogli per far confluire al meglio i flussi sul fondo vettura. In particolare, la presa d’aria centrale, sopra la quale spicca il Cavallino Rampante, è molto pronunciata in avanti ed è definita “S – Duct“.


Il frontale, inoltre, è completato dai sottili fari a LED con forma allungata, mentre sul cofano compaiono due prese d’aria “NACA” (leggi Ferrari 126 CK, la prima Rossa dell’era Turbo in F1 per approfondimento).
Lo studio dei flussi aerodinamici, poi, prosegue anche lateralmente grazie alle diverse appendici e minigonne della zona inferiore. Nella parte più alta, invece, la vettura è molto fluida, anche grazie ad un abitacolo chiuso.





Anteriore e laterale della vettura.
Il posteriore
Giungendo verso il retrotreno notiamo una pinna che dal tetto dell’abitacolo scorre fino all’alettone posteriore, dove campeggia la scritta “Ferrari“. L’ala, quindi, si estende fino alla mezzeria delle ruote, dove vi sono i sostegni laterali con forma specifica. Al di sotto dello spoiler, invece, vi è un unico gruppo ottico pronunciato che funge anche da supporto aerodinamico, verosimilmente per creare maggior carico anche in quella zona. Infine, il posteriore è completato da un “classico” diffusore, anch’esso, però, di dimensione notevole.





Il posteriore.
I dettagli ed altre caratteristiche
Interessanti le diverse finiture esterne presenti sulla Ferrari Vision GT, come il logo che ricorda i 75 anni dell’azienda. Il numero, infatti, è posizionato in diverse zone della vettura, come sul cofano anteriore e sulle fiancate, insieme a quello “Vision Gran Turismo” su alcune appendici aerodinamiche. Parlando invece dei cerchi, le forme sono sicuramente particolari quanto futuristiche. All’interno dei passaruota, inoltre, si notano gli sfoghi d’aria integrati.



Il cuore pulsante della Ferrari Vision GT
In apertura abbiamo citato la 296 GTB, non a caso. La Berlinetta del Cavallino, infatti, è equipaggiata dello stesso motore “montato” a bordo della Vision, dunque il V6 biturbo con inclinazione a 120° tra le bancate. Il propulsore ha una cilindrata di 3000 cc ed eroga complessivamente 1383 cv, sviluppando una coppia massima di 1100 Nm (di cui 900 dati dal motore termico). La potenza totale, infatti, è data da un’estremizzazione della componente termica unita a 3 motori elettrici da 240 kW (326 cv) posizionati uno sull’asse posteriore e due anteriormente, su ciascuna delle ruote.


La trazione, come indicato dall’immagine sopra, è integrale, mentre i rapporti sono trasmessi da un cambio doppia frizione ad 8 marce derivante dalla Formula Uno. Il tutto spinge la Ferrari Vision GT ben oltre i 350 km/h, con un’accelerazione 0 – 100 km/h in meno di 2 secondi e 0 – 200 km/h al di sotto dei 5 secondi.
La prova al simulatore di guida: il tracciato
Passiamo, allora, alla parte dinamica del racconto, ovvero la prova della Ferrari Vision GT su Gran Turismo 7 per Playstation 4. Il test è stato effettuato sulla pista virtuale di Sardegna – Tracciato Stradale Configurazione A, quindi veloce ma che comunque consente di capire i diversi comportamenti della vettura. Ad esempio, la pista italiana presenta lunghi rettilinei ma anche curve veloci e staccate profonde, unite a qualche chicane rapida. La prova è stata effettuata, dunque, con gomme morbide da gara per esprimere il meglio dell’auto, mentre l’assetto è standard e senza controlli impostabili nel videogioco (controllo di trazione ecc..).






La pista.
Un giro veloce a bordo della Ferrari Vision GT
La prova del concept in Rosso è stata effettuata basandosi su diversi parametri di giudizio, ovvero la prestazione data dal tempo sul giro e la bontà della vettura nelle lunghe distanze. Iniziando dal “giro secco”, la Ferrari esprime il massimo, anche grazie ai motori elettrici che spingono molto in accelerazione, oltre alla trazione integrale che garantisce un’ottima reattività e stabilità in uscita di curva. Questi due elementi, però, devono essere gestiti con attenzione, in quanto la potenza complessiva della propulsione si fa sentire.

Come anticipato, durante la prova non sono stati inseriti i diversi controlli selezionabili su Gran Turismo ma soltanto quelli elettronici presenti di base sulla vettura, studiati da Ferrari. L’auto in inserimento di curva si comporta bene, come in percorrenza ed in uscita, facendo percepire sia il lavoro dei freni che dell’aerodinamica. Nelle chicane e curve veloci, poi, tutto questo si esalta mantenendo la vettura stabile. Anche la manovrabilità non è male, bisogna, però, chiaramente tenere conto degli ingombri vettura, non ridotti come visto prima nella scheda tecnica. Dunque, lasciamo descrivere la guida ad un video on board:
Giri lenti e lunghe distanze
Per effettuare al meglio un giro in qualifica, ovviamente la Ferrari Vision richiede uno stato ottimale di ricarica delle batterie. Durante questa sessione, perciò, si può effettuare un giro al limite alternato ad uno molto lento, in modo che sia in frenata che durante l’andatura si possa ricaricare completamente la componente elettrica. In gara questo non è possibile chiaramente, dunque bisogna gestire al meglio queste potenzialità, capendo come e quando rilasciare il gas, frenare ecc…
Altri aspetti durante la guida
Parlando di altre caratteristiche interessanti alla guida, sicuramente la visibilità non si può non citare. La seduta, se pur bassa come una qualsiasi auto da corsa, consente una buona visuale, data anche dal parabrezza di ottime dimensioni. Non vi è lo specchietto retrovisore interno (e quelli esterni) in quanto c’è uno schermo sopra la testa del pilota, anch’esso di buone dimensioni. Il volante è molto simile a quello delle auto da F1, esattamente come le cambiate che sono immediate. Infine, come avrete notato, la Ferrari Vision GT è una monoposto con sedile centrale.




Gli interni.
Ferrari Vision GT: i colori disponibili
Come credo abbiate notato, la vettura della prova non ha lo stesso colore di quella vista alla presentazione ufficiale. Infatti, la Ferrari Vision GT, come molte altre auto simili su Gran Turismo 7, è disponibile di diverse colorazioni. Il concept è stato presentato grigio metallizzato ma, ad esempio, vi sono anche diverse tonalità di rosso insieme a delle livree sfumate:





Insomma, la Ferrari Vision GT è un concentrato di tecnologia, stile e futuro, tutto però racchiuso nel DNA del Cavallino Rampante. La vettura, inoltre, è stata realmente realizzata in scala 1:1 ed esposta al Museo Ferrari di Maranello, anche questo sintomo di esclusività.
Tutti i contenuti presenti nell’articolo sono di proprietà Gran Turismo e ricavati, tramite “cattura immagine” o “registra clip”, da console Playstation 4.
[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Ferrari: ferrari.com
Seguici sui nostri social!
E rimani aggiornato sul mondo Gran Turismo, clicca qua sotto!
E potrebbe interessarti anche:
Ferrari 126 CK, la prima Rossa dell’ era turbo in F1

La Formula Uno è da sempre un palcoscenico di sviluppi quanto di alta competitività. Nella storia del Circus, infatti, si può passare dai vertici al fondo della griglia in breve tempo a causa delle scelte tecniche prese. Parlando della Ferrari, ad esempio, il 1979 è l’anno in cui… Continua la lettura
by azetamotori 2 Dicembre 2022
Categorie
Concept, E - sports, Endurance, Formula 1, Motorsport, Supercar, Test Drive