Giulia ErreErre Fuoriserie, il mito in chiave moderna
Nata per riportare in vita alcuni tratti stilistici leggendari, la Giulia ErreErre Fuoriserie si ispira al passato. Rivive, così, un’icona del Biscione rivista in ottica contemporanea.

Negli ultimi anni stiamo assistendo a diversi cambiamenti nel mondo dell’automobile. Oltre ai già noti discorsi relativi alle alternative motoristiche, un aspetto interessante riguarda anche la rievocazione del passato tramite modelli unici o in tiratura limitata, come è stato per la MAT New Stratos. L’azienda di Rivalta, però, non è l’unica. ErreErre Fuoriserie, infatti, è un’altra realtà che vive di storia e passione, dando vita a mezzi artigianali ispirati al passato: la Giulia ErreErre Fuoriserie è uno di essi.
Le radici della leggenda
Prima di parlare della vettura, è giusto capire come si è giunti all’idea di guardare al passato. Già il nome, in realtà, allude ad un mito del Biscione, la Giulia, auto che è stata simbolo e DNA del marchio milanese. Se poi a questa parola affianchiamo il Quadrifoglio Verde, bhe, la leggenda prende vita. In particolare, negli anni ’60 la Casa di Arese pensa ad una versione più grintosa della Giulia, ovvero la Sprint GTA, una Gran Turismo Alleggerita (GTA appunto) derivata dalle competizioni.


Così, sulle basi di quel mito è nata la Giulia moderna, anch’essa commercializzata in diverse versioni ma, soprattutto, ripensata come berlina e non più coupé. Negli ultimi anni, quindi, sulla vettura del Biscione sono state applicate le targhette Veloce, Sprint e, in particolare, Quadrifoglio Verde, indice di sportività. Tra le versioni più estreme con questo simbolo, poi, sono nate la Giulia Alfa Romeo Racing Edition, pensata in collaborazione con Sauber, e la GTAm. In questo contesto, perciò, ErreErre Fuoriserie intravede la possibilità di ricalcare anche stilisticamente il mito della leggendaria prima serie.



Giulia ErreErre Fuoriserie: i concetti
“Una uguale non c’è”. Questa è la frase che identifica l’azienda torinese, nata da Luca Rubatto, specializzato nel settore metalmeccanico di precisione, insieme a Fabrizio Rossini, designer e responsabile del progetto con diverse esperienze precedenti nel settore. Entrambi, poi, sono affiancati da Gianluca Rubatto, studente di ingegneria dell’autoveicolo nonché grande appassionato di auto. Il progetto, come già parzialmente anticipato, nasce dall’idea di creare un prodotto artigianale ma non esclusivo, che quindi fonda la tecnologia e l’innovazione odierna con la manualità tipica del nostro Paese.

La base del prodotto, dunque, deve essere la creatività unita alla semplicità, punto di forza della realtà torinese. In particolare, secondo il team ErreErre ogni cliente deve poter esprimere la propria identità ma, allo stesso tempo, la vettura deve essere pratica e semplice in tutto ciò che la riguarda, quindi dall’intero processo produttivo alla guida. L’insieme è condito da sportività ed eleganza.
La vettura ed il suo stile
La Giulia ErreErre Fuoriserie viene presentata nel luglio 2022, anno in cui si celebra il 60° anniversario dell’Alfa Romeo Giulia Tipo 105 (la Giulia versione berlina), auto su cui è ispirato lo stile del prodotto “Made in Turin”. Il modello dal quale nasce la ErreErre, invece, è la Giulia moderna, apprezzata e già largamente collaudata, quindi un’ottima base di partenza. Un esempio sono i punti “P” (riferimenti progettuali fondamentali e cardine, posizionati all’altezza di portiere ed altri elementi) che non sono stati modificati. Questo, perciò, mantiene l’integrità e le caratteristiche originali testate e pensate dalla Casa madre.


Per quanto riguarda le linee, la Giulia ErreErre ricalca quelle della iconica prima serie, da qui il termine “Retromod” che identifica questa tipologia di vetture moderne. Rispetto al modello della Casa madre, dunque, lo stile cambia grazie a linee più nette e “squadrate” che richiamano appunto le forme del passato. Analizzando l’anteriore, ad esempio, il muso è molto simile a quello visto negli anni ’60. Si notano, dunque, i gruppi ottici tondi, mentre il cofano motore è ispirato alla Giulia Berlina di un tempo, ad eccezione delle due prese d’aria che ricordano la GTAm attuale.


Il mix tra passato e presente
Le linee moderne e storiche, poi, si fondono lungo le fiancate convergendo verso un posteriore slanciato, il quale dona dinamicità alla vettura. Proprio al retrotreno, infatti, vi sono diverse intuizioni stilistiche interessanti, come i due “mini spoiler” posti sopra al lunotto, al centro dei quali vi è l’ormai tipica antenna a “pinna“. I muscoli della Giulia ErreErre, poi, si notano fortemente all’altezza dello sportello serbatoio e del portellone bagagliaio, dove la carrozzeria in fibra di carbonio è “scolpita” tra intagli e finiture.
Particolari, inoltre, i fanali di dimensioni ridotte ed anch’essi con forme geometriche curiose che ricordano quelle della Giulia Berlina di un tempo, soprattutto posizionati su una zona in altorilievo. Lo stile del posteriore è completato da un ulteriore spoiler sulla coda del veicolo, insieme al tipico diffusore posto sul fondo della vettura. I due scarichi, poi, sono alloggiati centralmente come sulla Giulia moderna e derivanti dalla GTAm. Anche gli interni, infine, sono ripresi dal modello della Casa madre ma, comunque, personalizzabili dal cliente.


Il cuore pulsante ed altre caratteristiche della Giulia ErreErre Fuoriserie
Altro elemento derivato direttamente dal modello di serie è il motore. La propulsione, infatti, sviluppa 510 cv erogati dal 2.9 Biturbo, senza perciò aver subito alcuna modifica. Anche le sospensioni sono originali. Caratteristici, invece, i cerchi da 19” aventi disegno differente ed ispirati al modello vintage, ricavati dal pieno tramite lavorazione CNC. Le dimensioni, però, sono le stesse adottate nella versione Quadrifoglio Verde, sia sull’asse anteriore che su quello posteriore. Sul coprimozzo, poi, spicca il logo Alfa Romeo moderno, mentre gli pneumatici sono Pirelli.

Per tutti questi motivi, la Giulia ErreErre Fuoriserie è un mezzo particolare che riaccende la passione per le auto carismatiche. Pensata e prodotta a Torino, le sue forme esprimono quanto di buono si possa creare in Italia, Paese in cui realtà di questo genere stanno aumentando (fortunatamente). Dunque, non ci resterebbe che provare la vettura e testare quanto di buono ci sia anche nelle performance.
[Autore articolo: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- ErreErre Fuoriserie: www.erreerrefuoriserie.com
Seguici sui nostri social!
Potrebbe interessarti anche:
Autolook, a Torino tornano a rombare i motori

Ci eravamo lasciati, qualche anno fa, con il Salone dell’Auto di Torino, allestito nella splendida cornice del Parco del Valentino, senza però, poi, avere un seguito purtroppo. Così, lo stesso ideatore di quella manifestazione, ovvero… continua a leggere
by azetamotori 21 Settembre 2022
Categorie