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La Morra, punto panoramico delle Langhe

Uno degli scorci più belli della zona, la piccola località offre bellezze anche per il ciclismo. Vediamo il racconto dedicato a La Morra.

La Morra
La Piazza del Belvedere, uno dei simboli di La Morra.

Le Langhe sono parte di un territorio che offre natura, eccellenze enogastronomiche e turismo. Ma non solo. Le colline patrimonio UNESCO, infatti, sono anche zone in cui il ciclismo vive, grazie alla varietà di percorsi ed itinerari. Uno dei luoghi esempio di tutto ciò è La Morra, tra i comuni più alti nei pressi di Alba (Mombarcaro, invece, per quanto riguarda le Langhe in generale), dove si può salire da diversi versanti. Azeta Motori ne ha provati alcuni che descriveremo in questo racconto.

L’analisi degli itinerari

Il percorso verso La Morra prevede un dislivello complessivo da non sottovalutare, spalmato sulla salita che porta al paesino e nei pressi. In particolare, come indica l’altimetria, La Morra è il picco massimo ma le altre ascese non sono da ritenere più facili. Queste, dunque, presentano i cosiddetti “strappetti” che richiedono molta esplosività in una distanza ridotta e, soprattutto dopo l’intensa salita di La Morra, potrebbero creare difficoltà. Le Langhe, infatti, sono caratterizzate da questo genere di saliscendi che, in gergo ciclistico, vengono definiti “mangia e bevi“.

La Morra
L’altimetria di uno dei percorsi verso La Morra, in cui si nota come il paesino sia la cima più alta. Immagine fonte: applicazione Strava.

Altro aspetto molto importante da tenere a mente è la temperatura. Uno di questi itinerari, infatti, è stato percorso con una temperatura atmosferica di 34°, non l’ideale per svolgere attività fisica. Idratazione, alimentazione e gestione delle energie, dunque, sono le chiavi per affrontare al meglio il percorso. Ovviamente, poi, il giro non è stato improvvisato ma preparato fisicamente e tecnicamente, senza dover correre rischi in tal senso. Per quanto riguarda le strade attraversate, invece, la maggior parte di esse presentano un discreto manto stradale, altro punto importante.

La Morra
Alcuni dati riguardanti il giro. Immagine fonte: applicazione Strava tramite Bryton.

La Morra, tra storia e panorama

Come anticipato, il piccolo comune piemontese è una delle località più alte della zona albese. Il paese della Provincia di Cuneo, infatti, registra un’altitudine di 513 metri sopra il livello del mare, consentendo un’ottima visuale del paesaggio circostante. Molti, dunque, conosceranno il famoso “belvedere” di La Morra, situato nella Piazza del Comune e del Palazzo delle Scuole, da cui i turisti possono ammirare le località nei pressi, come Barolo e Grinzane Cavour. La cittadina, poi, è abitata da più di 2700 persone ( i lamorresi), comprendendo le frazioni di Berri, Santa Maria, Rivalta ed Annunziata. Parlando della maggior fonte di guadagno, invece, questa è data, ovviamente, dal turismo insieme alle prelibatezze enogastronomiche.

Qualche scatto di La Morra.

Il comune fondato dai Romani all’inizio del II millennio, ad esempio, vede nel vino e nelle nocciole le proprie eccellenze. Proprio il vino, infatti, è stato protagonista della nascita di “Murra“, villaggio che, nei secoli seguenti, diventa vero e proprio paesino. Dunque, il Nebbiolo è una delle tipologie enologiche che troviamo nei pressi di La Morra, mentre un tempo vi era anche il Pignolo. Durante la Seconda Guerra Mondiale, poi, la cittadina piemontese è stata protagonista della Resistenza partigiana.

Salite e discese di La Morra

Come anticipato, la località piemontese presenta molti versanti da cui salire. Noi di Azeta Motori ne abbiamo affrontati alcuni, non tutti dal momento che, in queste zone, stradine e sentieri sono davvero numerosi. Una prima salita di esempio è quella che si imbocca da Cherasco, non troppo impegnativa ma una delle più lunghe. Essa, infatti, presenta pochi “strappetti” e complessivamente sale in maniera abbastanza costante, congiungendosi nella parte finale con la strada proveniente da Verduno. Il tratto conclusivo che porta al centro paese, quindi, è comune ad entrambe. I percorsi, inoltre, li abbiamo affrontati anche in discesa, risultando veloci quanto divertenti, ponendo sempre attenzione al poco traffico.

La Morra
Traccia in cui si notano le salite di Cherasco e Verduno che si uniscono nella parte finale di entrambe.

Parlando di un altro versante, invece, analizziamo la zona nei pressi di Alba. Proprio dalla “Capitale delle Langhe“, infatti, vi sono diverse salite interessanti quanto più ripide rispetto al fianco analizzato prima. Un esempio è la rampa che si imbocca venendo da Alba in direzione Grinzane Cavour ma svoltando nella traversa opposta che porta ad una salita, non facile da approcciare. Questa, infatti, presenta tratti con pendenze discrete e, soprattutto, poche zone d’ombra che d’estate fanno la differenza. Per il resto, come sull’altro versante, il panorama è molto bello, immerso tra i vigneti.

In mezzo ai vigneti di La Morra.

La Morra
Parte della mappa riguardante la salita appena descritta. Immagine fonte: applicazione Strava.

Consigli ed impressioni

Come detto, la zona descritta è paesaggistica quanto allenante per i ciclisti. Le stradine sono varie e tutte rappresentano percorsi diversi, alcuni dei quali sono anche sterrati ovviamente. In riferimento alle temperature, le stagioni migliori per pedalare da queste parti sono primavera ed autunno, senza però nulla togliere alla bellezza dell’estate. Quest’ultima, infatti, come spiegato in apertura, è un momento dell’anno in cui il caldo si fa sentire, dunque un elemento da non sottovalutare. Per il resto, tra panorami e prelibatezze, il territorio ha molto da offrire.

Scatti in discesa da La Morra.

[Autore articolo e giro: Alessio Zanforlin]

Le immagini in sella sono state scattate tramite GoPro.

Fonti informazioni verificate:

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by azetamotori 8 Gennaio 2023

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