Kuota K – Allroad LFS, stile tra gravel e camouflage
Un mezzo adatto alla strada come sullo sterrato. La Kuota K – Allroad LFS si esalta in diverse situazioni, grazie alla sua tecnica e linea moderna. Scopriamola.

Il mondo della bicicletta è diventato molto più vario e tecnologico negli ultimi anni. Un esempio sono sicuramente le “gravel“, mezzi che consentono di pedalare su strada ma, come dice il nome stesso, anche fuoristrada. Il termine, infatti, in inglese significa “ghiaia“, dunque identifica la tipologia di terreno affrontabile. Tra i tanti marchi che si sono cimentati in questo ambito spicca Kuota, azienda italiana nei pressi di Monza che, nel 2016, ha introdotto la K – Allroad LFS. Bicicletta definita gravel, in realtà presenta geometrie praticamente da corsa. Conosciamo, allora, questo mezzo curioso, anche tramite una prova.
“Gravel”, cos’è
Come anticipato in apertura, il termine deriva dall’inglese ed indica una tipologia di bicicletta adatta a differenti tipi di terreno. In particolare, i mezzi a pedali appartenenti a questa categoria permettono di affrontare percorsi mediamente dissestati. Alcuni esempi possono essere le strade bianche oppure i sentieri battuti, dunque non tratti eccessivamente accidentati. Le bici gravel, infatti, hanno forme e linee che variano a seconda del modello e della marca ma tutte presentano alcuni elementi in comune che le distinguono.
Le bici da sterrato, se pur alcune assomiglino alla tipologia da corsa, dunque, sono caratterizzate da un manubrio più “comodo”, con impugnatura e manopole tendenzialmente più grandi. Questo, infatti, consente una maggiore e migliore manovrabilità su terreni dissestati. Altro elemento, poi, è la forcella ampliata, al fine di ospitare un eventuale copertone tassellato per il fuoristrada. Infine, sicuramente ciò che accumuna tutte le gravel è l’essere complessivamente più robuste. I materiali per il telaio, come vedremo dopo, comunque sia variano dall’alluminio al titanio, passando per la fibra di carbonio.
Kuota K – Allroad LFS, linee e forme
Abbiamo accennato al fatto che alcune bici gravel assomiglino molto a quella da corsa. E’ il caso della Kuota K – Allroad LFS che, infatti, presenta geometrie pressoché da strada, con le differenze elencate sopra. Dunque, troviamo un telaio monoscocca in fibra di carbonio avente linee moderne quanto sportive, filanti verso il carro posteriore. In particolare, il tubolare superiore è piatto ed aerodinamico, collegandosi con il tubo del reggisella. Il tubolare inferiore obliquo, invece, è di dimensioni maggiori nonché più robusto.
Il tutto è unito alla forcella “larga”, anch’essa con linee discretamente aerodinamiche, ed allo sterzo in carbonio. Il manubrio, invece, è una delle poche componenti in alluminio. Sul canotto dello sterzo campeggia il logo “Kuota“, nome ribadito nella guarnizione superiore, sul tubo obliquo ed in altre zone che dopo descriveremo. Ritornando un attimo al manubrio, come detto, esso è dotato di una manopola più alta e maneggevole rispetto ad una bici da corsa. L’impugnatura, poi, è rivestita di gomma morbida e dei tipici “nastri”. Per quanto riguarda il posteriore, anch’esso è in linea con le forme complessive, oltre ad essere pensato per ospitare un copertone da 35 mm.
I dettagli
Passando al posteriore, la Kuota K – Allroad LFS prosegue con i suoi lineamenti da bici gravel uniti a geometrie stradali. Abbiamo anticipato della forcella più larga per ospitare eventualmente il copertone tassellato, concetto ribadito anche dietro. Il tubolare che sorregge la sella, infatti, è di sezione piatta, consentendo appunto l’ingombro adatto ad una ruota di dimensioni maggiori, fino a 35 mm. La Kuota K – Allroad LFS, poi, conclude il suo stile gravel ed alternativo grazie a colori e livrea particolari, come forse avrete già notato. Dunque, la tonalità di fondo è il nero che si unisce a zone camouflage, ovvero ad uno stile mimetico militare. Questo è dato dai classici colori verde, bianco, grigio e nero che rendono la bici unica.
Altri dettagli, poi, sono le scritte “Kuota” in grigio affiancate a linee dello stesso colore, come il nome “K – Allroad LFS” riportato sul telaio. In particolare, “LFS” è risaltato grazie al rosso che è ripreso in altri elementi, come sui cerchi Fulcrum in alluminio da 25″. Questi, infatti, sono neri con la scritta del marchio in bianco, mentre il logo è in rosso. Le forme pulite e fluide del telaio sono date anche da altri aspetti, come la chiusura a scomparsa del reggisella. La vite e la sua sede, infatti, sono completamente immerse nelle forme della bici e mimetizzate anche grazie al gommino nero di protezione.
Cambio e freni della Kuota K – Allroad LFS
La nostra bici è dotata dell’allestimento LFS 105, dunque, come dice già il nome, si ha un cambio Shimano 105. In particolare, troviamo due corone da 50 a 34 denti nel movimento centrale, mentre il pacco pignoni prevede 11 velocità che variano da 28 ad 11 denti per il rapporto più piccolo. Il tutto è comandato dalle leve verticali sul manubrio, ergonomiche e di lunghezza adatta sia per utilizzo stradale che gravel. I cavi, poi, sono passanti all’interno del telaio, contribuendo anch’essi a pulizia e fluidità delle linee, oltre che offrire minor ingombro esterno.
I freni sono a disco, tecnologia che ormai è sempre più diffusa. Le pinze, in particolare, su questo modello sono integrate a telaio e forcella grazie alla tipologia flat mount che consente ingombri inferiori. Questa tecnologia brevettata da Shimano è uno schema di fissaggio delle pinze freno adottato sulle bici da corsa, apportato in questo caso ad una gravel. Anche qui i cavi sono interni al telaio e le leve, come detto prima, permettono un’ottima manualità in diverse condizioni. I freni oleopneumatici, tra l’altro, offrono complessivamente maggior sicurezza e possibilità di modulare la frenata.
Le sensazioni in sella
E passiamo alla prova della Kuota K – Allroad LFS. La gravel è stata testata sia su strada sia percorrendo terreni dissestati, allo scopo di capire le effettive potenzialità e caratteristiche del mezzo. Iniziando dall’asfalto, la “mimetica” di casa Kuota si esalta molto bene, grazie alla già descritte linee da bici stradale ed aerodinamiche. Dunque, anche tramite il telaio monoscocca in carbonio il mezzo è reattivo, oltre che assorbire bene le asperità del manto stradale, come sconnessioni e buche. Inoltre, le già citate caratteristiche del manubrio consentono un’ottima guidabilità, data anche da un aspetto interessante. La sede di questo elemento, infatti, è conica ed aumentata di dimensioni, favorendo ulteriormente la precisione.

Dunque, anche su terreni dissestati o fuoristrada, la Kuota K – Allroad LFS si adatta alla grande, permettendo ottima reattività anche in queste condizioni. Tra l’altro, per sbaglio (sì, abbiamo sbagliato strada durante il percorso) il mezzo protagonista lo abbiamo provato persino su un tratto altamente sconnesso. In particolare, il sentiero affrontato era per mountain bike, infatti presentava uno sterrato pesante. Comunque sia la nostra gravel ha retto le sollecitazioni, senza neppure forare i copertoni stradali Vittoria “Zaffiro” da 25″. Gli attacchi pedali, invece, sono Look, come le tacchette adottate. Queste ultime sono Kéo Grip, di tipologia intermedia ed aventi un gioco complessivo di 4.5° sulla rotazione laterale del piede. Esse, perciò, risultano non troppo “dure” da sganciare, come su una bici da corsa, ma neanche troppo rapide, come su una MTB, adattandosi bene ad una gravel.


Kuota K – Allroad LFS, le conclusioni
Il nostro approfondimento termina con qualche riflessione. La bici gravel firmata Kuota è gran bel mezzo, da utilizzare sia su strada che non. In città, poi, la K – Allroad LFS può essere un’ottima alternativa (di livello) alle bici da passeggio o cicloturistiche, ad esempio come mezzo per la vita quotidiana. La configurazione sportiva ma piacevole, infatti, offre una versatilità interessante e compatibile con ambiti differenti, come indica la possibilità di aggiungere portaborse e parafanghi. Per il resto, bisogna ricordarsi che non stiamo parlando di una MTB, quindi occhio ai terreni che affrontate, e neppure di una bici da corsa di alto livello. Detto ciò, la Kuota K – Allroad LFS è un mezzo di assoluta qualità e sicurezza.

Proprio riguardo quest’ultimo aspetto, infatti, ci sono alcuni elementi che rendo la bici ancora più particolare ed evoluta. Ad esempio, sia all’anteriore che al posteriore troviamo due perni passanti a “sgancio rapido” che, quindi, consentono un cambio gomme più veloce e facile insieme ad una migliore rigidità complessiva. Insomma, innovazioni e studi sono tasselli principali della gravel mimetica firmata Kuota.
[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Casa produttrice della bici tramite negozio licenziato
- Look: www.lookcycle.com
- Shimano Bike: www.bike.shimano.com
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