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Mini Cooper SE 2020, l’ “elettrifigata” e compatta britannica

Il Go – Kart feeling diventa elettrico. La prova dedicata alla Mini Cooper SE, vettura dalla propulsione innovativa con grinta tipica del Marchio inglese.

Mini Cooper SE
La Mini Cooper SE.

Esprimere sportività e reattività. Questi sono i punti cardine della casa automobilistica inglese, diventata famosa per produrre auto che trasmettano emozioni anche su strada. E allora ecco la Mini Cooper SE, vettura che rispecchia l’identità del Marchio ma proiettandosi al futuro, grazie alla nuova propulsione elettrica. Azeta Motori ha provato il modello tramite un test drive su strada, esaminando le sensazioni e le peculiarità del mezzo da diversi punti di vista. Vediamo, allora, la prova effettuata grazie al concessionario Autocrocetta di Moncalieri (TO).

Mini, sinonimo di semplicità

Sin dalla nascita, la Casa inglese ha mostrato concetti che la indentificheranno per sempre. La Mini, infatti, viene ideata come vettura dinamica e versatile, dunque un mezzo che sfrutti al meglio le proprie potenzialità. Con una linea semplice quanto iconica, la Mini è disegnata da Issigonis, ingegnere inglese di origine greca che negli anni ’60 cambia il mondo dell’auto. La piccola britannica, perciò, verrà prodotta non solo in Inghilterra ma anche in altri paesi su licenza, tra cui l’Italia. La Innocenti, infatti, è la Casa che commercializza il modello nel nostro Paese, come, ad esempio, accaduto con la Mini Export 1001 degli anni ’70.

Mini Innocenti Export 1001
La Mini Innocenti Export 1001 del 1973.

Proprio l’azienda di Lambrate, nei pressi di Milano, è il produttore italiano della vettura inglese che, però, del Paese anglosassone ha soltanto il motore. Le altre componenti del modello, infatti, sono costruite ed assemblate nel Bel Paese. La creazione di Issigonis, inoltre, è stata ideata anche in diverse versioni durante gli anni, come Countryman, Clubman ed appunto Cooper. In particolare, quest’ultimo è un nome caro al Marchio. John Cooper, infatti, era un pilota ed ingegnere britannico protagonista nel motorsport che ha anche contribuito allo sviluppo di alcuni modelli stradali per la BMC. Questa, acronimo di British Motor Corporation, era l’azienda inglese che per prima ha ideato la Mini.

L’estetica della Mini Cooper SE

Iniziamo, allora, a descrivere la nuova elettrica concentrandoci prima sullo stile. La Mini Cooper SE presenta linee e forme moderne ma che ricordano sia il passato sia la storia del modello. Le dimensioni della vettura sono le medesime della versione endotermica, dunque 3850 mm di lunghezza, 1727 mm di larghezza, 1432 mm in altezza ed un passo di 2495 mm. Riguardo l’anteriore, la Mini Cooper SE mostra una calandra chiusa in cui spiccano il dettaglio giallo ed il simbolo del modello elettrico. Il colore, inoltre, è ripreso anche sugli specchietti retrovisori ed in altri dettagli, come il coprimozzo. L’anteriore, poi, è caratterizzato dai tipici gruppi ottici tondi a LED, forma iconica dei modelli Mini.

Anteriore e laterale della vettura.

Il cofano è fornito di un’apertura centrale, posizionata sul muso e sopra il logo Mini, in mezzeria vettura. Nella parte bassa dell’avantreno, poi, si nota uno splitter che dona sportività al mezzo oltre che convogliare l’aria all’interno della griglia sovrastante. Proseguendo lungo le fiancate, la Mini Cooper SE è molto fluida quanto pulita, mantenendo il suo stile semplice e morbido. Dunque, non vi è alcun “taglio” netto, ma bensì una continuità di forme. A ridosso del passaruota posteriore destro (rispetto al lato guida), è presente lo sportello per ricaricare la vettura. Da entrambi i lati, invece, vi è il dettaglio che ricorda la tipologia di propulsione, posizionato insieme agli indicatori di direzione.

Il posteriore ed altri dettagli

Giungendo al retrotreno, la Mini Cooper SE mantiene ancora le proprie linee identificative, oltre ad alcune particolarità tipiche del marchio. Un esempio sono i fanali che disegnano la bandiera inglese, insieme a finiture e cromature di contorno riprese dai finestrini laterali. La forma semplice ma accattivante della compatta britannica è completata da un leggero spoiler, collegato al tetto, e dall’antenna aerodinamica. Al posteriore, poi, è presente in basso a destra la targhetta “Cooper S” che riprende il colore del logo “elettrico” posizionato a sinistra. La forma tonda, infine, esternamente si nota anche nella zona della maniglia porta.

Posteriore e dettagli.

Mini Cooper SE, gli interni

Abbiamo appena accennato la forma tonda spesso richiamata, dunque, prima di raccontare la prova, descriviamo gli interni della vettura. L’icona britannica, infatti, si caratterizza per un abitacolo compatto, da sempre con linee giovanili, dinamiche ed, appunto, arrotondate. Il primo elemento è indubbiamente il cruscotto, in cui molte parti richiamo i concetti appena elencati. Questo, poi, è unito a dettagli piacevoli, come i giochi di luce sulla plancia di fronte al passeggero e le bocchette dell’aria, tonde ovviamente. Il volante? Anch’esso semplice ma non banale, grazie ai principali comandi manuali presenti.

Il cruscotto.

I materiali, poi, sono curati. La plancia, ad esempio, è di una plastica morbida al tatto che, unita alle finiture cromate, dona qualità all’interno. La cura del mezzo, inoltre, la si nota anche nei dettagli presenti sui poggiatesta, dove è presente la bandiera inglese, come a lato dello schienale sedile. Le forme semplici ed arrotondate sono riprese anche per quanto riguarda le casse audio, posizionate nel montante A e sulle portiere. La versione XL che abbiamo guidato, inoltre, è dotata di altre comodità, come tettuccio panoramico, bracciolo anteriore e sedili in pelle.

Interni e dettagli.

Unità motrice e comandi

Tranquilli, non ci siamo dimenticati della propulsione, ne parliamo ora. Passando alla prova su strada della Mini Cooper SE, ci sono diversi aspetti da descrivere. Il primo, quindi, è sicuramente la tipologia di motore, già intuita nei paragrafi precedenti, ovvero elettrica. Il modello inglese adotta un propulsore da 75 KW, ovvero 102 cv, posizionato anteriormente e che trasmette la potenza sull’asse frontale. L’elettrico, dunque, offre uno spunto interessante in accelerazione perché, come è risaputo, consente una trasmissione pressoché immediata della potenza. Questo, infatti, avviene per l’assenza di organi meccanici che tendenzialmente “ritardano” il trasferimento di moto. L’accensione della Mini Cooper SE avviene cliccando la levetta gialla sulla plancia, mentre un’altra leva sul tunnel centrale seleziona la modalità di marcia.

Mini Cooper SE
Il comando per l’accensione dell’auto.
Mini Cooper SE
La leva per selezionare le modalità di marcia.

Parlando delle opzioni di guida, invece, la Mini Cooper SE offre 4 possibilità. La più ecologica e docile in assoluto è la GREEN+ che consente un risparmio energico elevato. Questa modalità, infatti, disattiva elementi non necessari, come il clima, al fine di ridurre al minimo i consumi. La seconda opzione è GREEN, ottima in città ed anch’essa docile alla guida, per poi passare alla MID, ovvero semisportiva. La più grintosa di tutte, perciò, è la modalità SPORT, grazie ad un assetto molto dinamico e sensazioni di guida da Go – Kart.

Le diverse modalità di guida.

Mini Cooper SE, la prova

Vediamo, allora, come è andato il test drive del modello. Durante la prima parte della prova abbiamo scelto la modalità GREEN, al fine di capire come reagisce la vettura nel traffico e, in generale, in città. Le impressioni sono state buone, in quanto la Mini Cooper SE è facile da guidare e con le caratteristiche adatte per circolare sulle strade a bassa velocità. La batteria, ad esempio, si ricarica anche in frenata o in fase di rallentamento, consentendo una maggiore autonomia. Appena fuori Torino, invece, siamo passati alla modalità MID, e si è notato. La compatta inglese, infatti, ha cambiato comportamento, diventando più grintosa. In fase di accelerazione, ad esempio, la reattività aumenta, elemento, però, sempre proporzionato alla frenata.

Mini Cooper SE
Il display digitale con alcuni parametri utili alla guida.

Proprio la sensibilità dei comandi, dunque, è una caratteristica principale della vettura. A seconda della modalità di guida, infatti, cambia anche il modo in cui interviene il “freno motore”, accentuandosi negli assetti più grintosi. Dopo la MID, quindi, abbiamo provato la SPORT, configurazione veramente molto divertente grazie allo scatto ed alla dinamicità elevata. La sensazione di essere su un Kart, infatti, la si vive come in tutti i modelli Mini, quindi senza perdere qualità. Velocità ed accelerazione, unite ad ottima maneggevolezza e reattività, sono le caratteristiche principali. La frenata, in tutte le opzioni di guida, è molto buona, come la stabilità.

Altri aspetti durante la guida

La Mini Cooper SE, oltre ad essere grintosa, è anche comoda. I sedili offrono una seduta buona e l’abitabilità all’interno dell’auto non è male. Chiaro, dobbiamo sempre ricordarci che stiamo parlando di una vettura relativamente piccola complessivamente, dunque non bisogna aspettarsi un salotto. Comunque sia, la compatta inglese si difende bene, offrendo un’ottima visuale di guida ed alcune comodità durante questa fase. Un esempio è l’ Head – Up Display, tecnologia che consente di non distogliere gli occhi dalla strada, grazie ad alcuni dati proiettati sul pannello dietro al volante. Quest’ultimo, tra l’altro, è completamente tondo, perciò non piatto nella parte inferiore, ma assolutamente maneggevole e di dimensioni ottimali.

Head - Up Display
I dati di fronte al guidatore. Il piccolo pannello superiore è l’ Head – Up Display, il quale scompare all’interno della plancia quando il veicolo è spento.

Come già accennato, la Mini oggetto della prova è la versione XL, dunque fornita di diversi optional. Oltre a quelli già descritti, infatti, troviamo i cerchi in lega da 17″, mentre il colore è Enigmatic Black MINI Yours pastello. Infine, alcune delle tecnologie citate sono adottate e/o derivanti da modelli BMW, Gruppo di cui la Casa inglese fa parte. Vetture esempio sono la M8 Competition e la BMW iX, provate da noi qualche tempo fa. Dunque, l’unione tra lo stile inglese e le innovazioni moderne ha creato modelli che sanno ancora emozionare, come la Mini Cooper SE.

Autocrocetta
La Mini Cooper SE della prova, davanti al concessionario Autocrocetta di Moncalieri (TO).

Si ringrazia Autocrocetta per la possibilità data e la gentilezza.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]

Fonti informazioni verificate:

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