Ferrari SF90, un modellino che racconta l’impresa
L’esperienza di un giorno trionfale per i Tifosi della Rossa, vissuto da Azeta Motori. Riviviamo, dunque, le emozioni di quel momento, grazie al modellino della Ferrari SF90, vettura guidata da Charles Leclerc a Monza 2019.

Spesso per descrivere certi momenti ci si avvale di immagini, video ed interviste, ma a volte ci può essere anche altro. Azeta Motori, infatti, vuole rendere tributo alla grande vittoria di Monza 2019 tramite un modellino in scala 1:24 della Ferrari SF90. Accenneremo, dunque, alla giornata vissuta in Autodromo per poi descrivere il modellino nel dettaglio, un racconto alternativo che speriamo possa piacere.
“Il Predestinato“
Negli ultimi anni abbiamo sentito molto questa parola, pronunciata spesso da Carlo Vanzini, ormai iconico commentatore della Formula 1 su Sky Sport. Questo particolare soprannome, infatti, è stato assegnato a Charles Leclerc, amato pilota della Ferrari che nelle ultime stagioni ha esaltato i Tifosi. Il ragazzo, nato a Montecarlo il 16 ottobre 1997, debutta nella massima serie nel 2018, grazie alla Sauber Alfa Romeo Racing. La storica squadra elvetica che, da quell’anno, ha il Biscione come partner, infatti, è legata alla Scuderia Ferrari per quanto riguarda il motore. Charles, inoltre, è parte del programma giovani piloti del Cavallino fin da ragazzino, quando è stato notato dagli osservatori della “Ferrari Driver Academy” appunto.


Fin dalla prima stagione, Charles esalta il proprio talento, ottenendo ottimi risultati con una vettura da metà classifica. Il ragazzo, quindi, dimostra di valere il Titolo Mondiale vinto in Formula 2 (GP 2 fino al 2016) l’anno precedente, con il Team Prema, squadra italiana che collabora con Ferrari. Il 2018, quindi, per il pilota monegasco sarà la stagione propedeutica verso l’approdo al Cavallino, avvenuto nel 2019. La Ferrari SF90, perciò, è la sua prima monoposto Rossa con la quale scenderà in pista, mentre Sebastian Vettel sarà il suo compagno di squadra in Ferrari fino al 2020. Il Campione del Mondo tedesco, infatti, è a Maranello dal 2015 ed è ritenuto la prima guida del Team, almeno fino al 2019, quando il numero 16 inizia a farsi notare…


2019: il campionato e la domenica di Monza
La prima stagione di Charles in Ferrari è stata sorprendente. Il pilota monegasco ottiene la Pole Position nel Gran Premio del Bahrein. La vittoria, però, sfugge soltanto per un problema al motore, a favore di Hamilton. Quella notte, quindi, è stata la prima occasione in cui Leclerc ha dimostrato di saper splendere anche alla guida di una Rossa, trovandosi a suo agio con la Ferrari SF90. Il proseguo della stagione, poi, è stato altrettanto esaltante. Nel GP di casa, Charles parte 16° ma, grazie a sorpassi di alto livello, risale la classifica. Lo fermerà solo un contatto alla Curva Rascasse che lo costringe al ritiro.

Quello che però accadrà nella seconda parte di stagione sarà magico. Leclerc trionfa per la sua prima volta in Formula 1 a Spa Francorchamps, dedicando la vittoria all’amico Antoine Hubert scomparso tragicamente il giorno prima. Esattamente una settimana dopo, però, i Tifosi vivranno qualcosa di ancora più eclatante. Dopo 9 anni dall’ultima volta, Charles Leclerc riporta la Ferrari alla vittoria a Monza, bissando la Pole Position del sabato. Sarà un momento storico, in quanto il ragazzo monegasco riuscirà a tenere dietro le due Mercedes di Hamilton e Bottas per tutta la gara. Tutti ricordano, ad esempio, il grande “corpo a corpo” tra Leclerc ed il 7 volte Campione del Mondo. Charles concluderà poi il 2019 al 4° posto in classifica, davanti a Vettel.







La grande festa per le vittorie di Spa e Monza 2019.
Il modellino della Ferrari SF90
Passiamo, quindi, al modellino in scala 1:24 della monoposto che ha portato al successo Charles Leclerc, prodotto da Centauria. Il nome SF90, innanzitutto, celebra i 90 anni della Scuderia Ferrari, nata appunto nel 1929 inizialmente come squadra privata e poi in forza all’Alfa Romeo. La vettura riprende per certi aspetti la monoposto del 2018 ma, soprattutto al retrotreno, si hanno delle differenze. Iniziando dall’anteriore, il musetto è molto simile a quello della Ferrari SF71-H, in cui sulla zona più pronunciata spicca il Tricolore italiano insieme al logo del Cavallino Rampante.







Il modellino.
Sempre nei pressi dell’ala anteriore, poi, troviamo le ormai classiche due telecamere di forma aerodinamica. Per quanto riguarda le appendici in merito ai flussi, invece, notiamo due “convogliatori” proprio sotto il muso che direzionano l’aria lungo la parte inferiore della vettura. Giungendo nella zona delle sospensioni anteriori push rod, vi sono, quindi, altri due elementi che convogliano i flussi fino alla zona rastremata delle pance, collegata al fondo vettura.
Le pance ed il posteriore
Scorrendo, dunque, lungo i fianchi della monoposto, si può apprezzare lo studio aerodinamico, soprattutto nella zona dei radiatori. Qui, infatti, si notano le paratie laterali e lo specchietto retrovisore che creano quasi un elemento aerodinamico unico. Lo studio effettuato sulle pance, poi, permette di avere un retrotreno definito a “Coca Cola“, per la forma che ricorda appunto la bottiglia dell’omonima azienda. Il posteriore della Ferrari SF90, dunque, è abbastanza contenuto, convergendo verso la sospensione pull rod.




La zona delle pance.
Il cofano motore, poi, è dotato di una pinna collegata al roll bar centrale e termina a ridosso dell’ala posteriore, dove, però, conclude la sua linea in verticale. L’alettone, quindi, presenta altri diversi studi aerodinamici. Esso, inoltre, è “slanciato” verso il retrotreno, e monta il DRS. Questo elemento mobile, come si sa, è in dotazione su tutte le monoposto F1 e consente di aumentare la velocità sui rettilinei. Il posteriore, poi, vede un tipico diffusore sul fondo, lo scarico centrale e la luce che si attiva anche in fase di rallentamento della vettura. Infine, da notare la “T – wing“, ovvero il flap aerodinamico montato sulla parte terminale della pinna.





Il retrotreno ed il cofano.
Altri dettagli della Ferrari SF90
Esaminando altri particolari della monoposto 2019, notiamo la presenza dell’Halo, l’elemento protettivo posizionato sopra la testa del pilota. Questa preziosa introduzione tecnica per la sicurezza, infatti, è installata per la prima volta nella stagione 2018, al fine di ridurre i danni in caso di urti frontali o ribaltamento. Per il resto, invece, la scritta “90 Years” campeggia in diverse aree della vettura, come anteriore, specchietti retrovisori, cofano motore e paratie laterali dell’ala posteriore. Altre due telecamere, poi, sono presenti anche sul roll bar ed a lato di esso, consentendo le tipiche inquadrature on board. Sulla parte posteriore del cofano motore, infine, è visibile il #16, numero di gara scelto da Leclerc.



I dettagli.
Qualche dato tecnico riguardo la vettura reale
Iniziamo dalle dimensioni. La Ferrari SF90 è lunga 5688 mm, larga al massimo 2000 mm (dipende dalle appendici), alta al massimo 950 mm. Il passo, invece, è di 3739 mm. Sulla monoposto che ha corso, la fibra di carbonio è largamente utilizzata, insieme ad altri elementi compositi. Le componenti di questo materiale, dunque, per il modellino sono pensate in acciaio, mentre alcuni dettagli sono in plastica. Tornando alla SF90 reale, il motore è l’ormai noto V6 a 90° turbo, 24 valvole e da 1600 cc, posizionato posteriore e longitudinale. L’unità termica, quindi, è in grado di erogare 890 cv.

Come si sa, infatti, dal 2014 le vetture F1 sono ibride, dunque la Ferrari SF90 dispone di ulteriori 160 cv erogati dalla componente elettrica. L’iniezione, poi, è diretta, mentre l’accensione è data da un sistema Magneti Marelli. Altro aspetto noto da diversi anni in F1 riguarda il divieto dei rifornimenti, quindi la SF90 dispone di un serbatoio da 105 kg, mentre il peso complessivo vettura è di 743 kg con pilota, acqua ed olio.
Ferrari SF90: altre caratteristiche interessanti
Passando ad altri elementi della monoposto reale, la trasmissione è affidata ad un cambio semiautomatico, sequenziale a controllo elettronico con cambiata veloce e dotato di 8 marce + RM. Il differenziale, poi, è autobloccante. I freni a disco autoventilanti in carbonio sono forniti da Brembo e dotati di sistema con controllo elettronico al posteriore (Brake – by – wire). Infine, la Ferrari SF90 è fornita di cerchi OZ Racing da 13″ sui quali sono montate coperture Pirelli, pneumatici monomarca comuni a tutti i team. Queste, tra l’altro, nel modellino sono prodotte in gomma vera.

Il passaggio di testimone
La buona stagione 2019 getterà le basi per la vettura 2020, con cui, però, la Ferrari dovrà soffrire molto a causa di restrizioni motoristiche imposte dalla FIA al Cavallino. La SF1000, quindi, sarà un’auto simbolica per ciò che rappresenta (i 1000 GP, con il millesimo corso al Mugello, pista di proprietà Ferrari) ma non nelle prestazioni. La SF21, monoposto della stagione successiva, dunque, darà maggior fiato alla Rossa, anche grazie all’arrivo di Carlos Sainz Junior, figlio del Campione Rally (e Dakar). Per vedere le Ferrari ai vertici, però, bisogna attendere il 2022, con il debutto dei nuovi regolamenti e della F1-75.


Carlos e, in particolare, Charles, infatti, si giocano posizioni di alta classifica, chiudendo il Mondiale 2022 rispettivamente in 5° e 2° posto, mentre Ferrari è seconda nel Costruttori. A proposito di queste ultime vetture citate, Centauria ha pensato a diverse collezioni specifiche, sia in scala 1:43 che 1:24, di cui potremmo parlare in altri articoli. In merito al modellino della Ferrari SF90, invece, concludiamo specificando che è ben curato quanto dettagliato, elementi sempre identificativi di Centauria. Leclerc, intanto, in questi anni ha avviato una collaborazione con Birel Art, creando mezzi e squadra che hanno dato vita alla CL Karting.
Il modellino oggetto dell’articolo è di proprietà, non in vendita.
[Autore articolo: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Ferrari: ferrari.com
- Centauria, collezioni “Le grandi Formula 1” e “Ferrari F1 Collection” : centauria.it
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by azetamotori 27 Dicembre 2022
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