Audi R15 TDI, sfida tra innovazione e pista
Durante gli anni, la Casa dei Quattro Anelli ha investito molto sulla propulsione Diesel nelle competizioni. Nasce così l’Audi R15 TDI, uno dei prototipi pensato per le gare Endurance.

Audi è da sempre sinonimo di sportività. La Casa tedesca, infatti, negli anni ha corso in diverse competizioni, tra cui il Campionato WEC, rinomato e blasonato Mondiale Endurance. I Quattro Anelli sono spesso stati protagonisti a Le Mans, dove hanno ottenuto diversi ottimi risultati, ed in altre gare di rilievo, come la 12 Ore di Sebring. L’Audi R15 TDI è una delle monoposto parte di questa storia.
Audi Sport, un nome che riecheggia nelle corse
Prima di parlare della R15 TDI, è giusto scrivere qualche riga su come la Casa di Ingolstadt si sia costruita la propria fama, dovuta soprattutto al motorsport. La Casa tedesca, ad esempio, agli inizi degli anni ’80 è stata la prima ad introdurre la trazione integrale. Questa innovazione, in particolar modo nei rally, permette una maggiore efficacia della vettura a seconda dei diversi tipi di terreno. L’indimenticabile Audi Quattro, infatti, è diventata famosa per la sfida con la Lancia Delta 037, vettura a trazione posteriore, con la quale si è spartita i Mondiali dei primi anni ’80.


Più recentemente, invece, l’Audi ha guardato verso nuovi orizzonti, tra cui la Formula E e, da poco, l’annuncio dell’approdo in Formula Uno. In merito al Campionato dedicato alle monoposto scoperte con motore elettrico, la Casa di Ingolstadt ha partecipato a diverse stagioni del Mondiale, ottenendo anche un Titolo Piloti con Lucas Di Grassi nel 2016 – 2017 ed uno Costruttori nel 2017 – 2018. Così, anche sulla base dell’esperienza maturata in F.E., Audi si è cimentata in altre competizioni, come la Dakar 2022. All’ambita competizione del deserto, la Casa ha preso parte con una vettura totalmente elettrica, la RS Q e-tron.








La e-tron FE05 del 2019.
Le gare Endurance e l’Audi R15 TDI
A livello temporale, tra le vittorie nei Rally e l’esperienza in Formula E, vi è il WEC dove, come detto, Audi ha corso e trionfato per diversi anni. Il Costruttore di Ingolstadt, ad esempio, ha ottenuto ben 13 vittorie sul Circuit de La Sarthe, diventando parte della storia inerente a questa famosa gara. In realtà, però, Audi è conosciuta anche per aver introdotto il motore Diesel su una vettura da corsa, la prima a crede in questa propulsione nelle competizioni. Ad aprire le danze è stata la R10 TDI nel 2006, seguita qualche anno dopo dalla sua erede, l’Audi R15 TDI.

Il motore dell’Audi R15 TDI
Dunque, come detto, la R10 TDI lascia posto alla successiva creatura con propulsore a gasolio, la R15 TDI del 2009. Quest’ultima, a differenza della sua progenitrice, adotta un motore V10 a 90° sostituito al V12, mantenendo comunque la stessa cilindrata di 5500 cc. Si hanno, perciò, un minor ingombro occupato dall’unità termica oltre al peso ridotto. La potenza sviluppata supera i 650 cv con una coppia motrice massima sui 1050 Nm.

Il propulsore V10 dell’Audi R15 TDI, inoltre, è dotato di due turbocompressori Garrett, mentre i collettori di scarico sono provvisti di filtro antiparticolato. Proprio in merito a quest’ultimo elemento, la Casa tedesca ha svolto un lavoro di efficienza e performance, riuscendo a diminuire i consumi e, quindi, le emissioni. Da aggiungere, poi, che sui condotti di aspirazione del motore vi sono delle flange da 37,9 mm per ridurre la quantità d’aria in ingresso, come previsto da regolamento. La distribuzione, invece, è data da 4 valvole per cilindro.
Il telaio e le principali caratteristiche tecniche
Passando ad altri dati riguardanti l’Audi R15 TDI, parliamo ad esempio del telaio. Questo elemento fondamentale per la struttura della vettura è pensato da Dallara, rinomata azienda emiliana ben conosciuta nel motorsport grazie alle numerose collaborazioni con aziende di rilievo. Per il prototipo dei Quattro Anelli si pensa ad una monoscocca in fibra di carbonio unita ad una struttura a nido d’ape in alluminio, come per la carrozzeria.

La trazione dell’Audi R15 TDI è posteriore (l’integrale arriverà successivamente con la R18 e – Tron Quattro), mentre la trasmissione presenta una frizione multidisco in carbonio. Il cambio a 5 marce è ad attuazione elettropneumatica. Parlando delle sospensioni, lo schema adottato sulla monoposto tedesca è push rod, dunque una struttura a triangoli rovesciati che consente una maggiore rigidità e tenuta di strada. Questa tipologia, infatti, è molto utilizzata nelle competizioni, come in Formula Uno.
Gli altri dati rilevanti riguardanti la vettura
Altre caratteristiche tecniche di rilievo in merito alla R15 TDI comprendono, ad esempio, lo sterzo a cremagliera, provvisto di servosterzo elettrico, e l’impianto frenante Brembo, fornito di dischi carboceramici con pinze a 6 pompanti. Infine, due parametri imposti da regolamento riguardano il peso minimo vettura, non inferiore ai 930 kg, e la capacità del serbatoio, 81 litri al massimo. Gli pneumatici sono Michelin, mentre i cerchi sono da 18” OZ Racing.

Audi R15 TDI: le vicende in merito l’aerodinamica
Lo sviluppo aerodinamico del prototipo tedesco è molto raffinato e curato. La vettura, rispetto alla R10, presenta nuovi concetti grazie a diverse soluzioni. La zona più evidente è l’anteriore, dove l’Audi ha pensato ad un muso rialzato insieme a diverse appendici e condotti aerodinamici. Questi elementi, molto elaborati, saranno oggetto di discussione con Peugeot durante tutto il 2009, la quale contesta l’effettiva regolarità della vettura. Così, la Casa francese presenta un ricorso che, dopo la vittoria alla 24H di Le Mans, sarà ritirato, non prima che la FIA chiedesse formalmente una rivisitazione della monoposto per l’anno successivo.

Per quanto riguarda il resto della carrozzeria, la monoposto 2009 è estrema anche al posteriore e sulle fiancate, dove vi sono zone rastremate che convergono verso il diffusore del retrotreno. Qui, inoltre, vi è un alettone con due paratie laterali e due sostegni centrali. Da notare, poi, le aperture rettangolari dove alloggiano i collettori di scarico e le due prese d’aria ovoidali per il raffreddamento di motore ed organi meccanici.







I dettagli aerodinamici.
La carriera dell’Audi R15 TDI
I risultati ottenuti dal prototipo dei Quattro Anelli, nel 2009, sono rilevanti. Il debutto della vettura si ha in occasione della 12 Ore di Sebring, primo appuntamento stagionale del WEC disputato sul tracciato americano. La gara è una grande sfida tra le Peugeot 908 (anch’esse turbodiesel) e le Audi R15 TDI, con quest’ultime che concluderanno in prima e terza posizione. La seconda piazza, invece, è occupata da una delle vetture francesi, mentre l’equipaggio vittorioso è formato da Dindo Capello – Tom Kristensen e Allan McNish.

La stagione prosegue con la gara più attesa dell’anno, ovvero la 24 Ore di Le Mans, dove si ripete la sfida Audi – Peugeot per la supremazia in pista. Questa volta sarà la Casa del Leone ad ottenere il massimo risultato, grazie ad una doppietta. La coppia di testa, però, è seguita al terzo posto ancora dall’equipaggio Capello – Kristensen – McNish. Per quanto riguarda le altre due Audi partecipanti alla gara, invece, una è costretta al ritiro mentre l’altra chiude al 17° posto.
L’ultimo atto prima del passaggio di testimone
Il Campionato 2009 vede partecipare per l’ultima volta un’Audi R15 TDI in occasione della Petit Le Mans, altra gara di rilievo. Sulla pista di Road Atlanta si ripete il duello Francia – Germania e, nuovamente, le auto del Leone trionfano. In realtà, le Audi rimangano per gran parte della gara in testa, chiudendo poi però al 3° e 4° posto. La corsa, infatti, è caratterizzata da un violento temporale che scombinerà le carte ed il risultato. Terminato il 2009, l’Audi introdurrà l’evoluzione della R15 TDI, ovvero la Ultra, mentre a partire dal 2011 debutterà la R18 TDI insieme alle relative versioni.

La grande sfida con Peugeot dimostra la competitività di una vettura estrema e studiata in ogni dettaglio, gettando le basi per i successi ed i risultati futuri. La propulsione Diesel verrà, poi, affiancata a quella elettrica, insieme all’introduzione della trazione integrale anche in pista.
[Autore articolo: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Audi Sport: www.audi.com
- 24h Le Mans: www.24h-lemans.com
- Dindo Capello, sito ufficiale: www.dindocapello.com
- Museo dell’Automobile di Torino: www.museoauto.com
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