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Jeep Avenger E 2023, la prova da Torino a Sestriere in Full Electric

Azeta Motori ha testato il modello americano nel traffico cittadino e sui tornanti di montagna. Vediamo come si è comportata la Jeep Avenger E.

Jeep Avenger E
La vettura oggetto della prova, con le Alpi come sfondo.

Dopo il pomeriggio trascorso a bordo della Avenger con motore a benzina, il concessionario Stellantis &You Torino ci ha concesso un secondo test drive. Questa volta, però, la protagonista è la versione elettrica del crossover statunitense, suscitando molta curiosità. Dopo il buon successo riscontrato nei mesi successivi alla presentazione, infatti, la Jeep Avenger è diventata una grande protagonista del mercato italiano e non solo. Grazie al carattere da vera Jeep ed alle forme compatte quanto moderne, il modello ora punta anche all’elettrico. Come accennato nel titolo, Azeta Motori ha guidato da Torino fino a Sestiere, località resa celebre dalla famiglia Agnelli e dalle Olimpiadi 2006, percorrendo tratti di strade veloci e più lente. Il test, infine, si è concluso presso la Palazzina di Caccia di Stupinigi, come accaduto per la Giulia Sprint.

Un’estetica compatta ed accattivante

Come già descritto nell’approfondimento dedicato alla versione termica, “Jeep Avenger 2023, benvenuti tra futuro e tradizione“, il modello della Casa americana rispecchia l’identità del Marchio. Le forme, infatti, sono compatte e con superfici pulite, unite a zone di alto e bassorilievo che riprendono altre vetture del Gruppo o Jeep. Senza dilungarci troppo, avendo già raccontato nel dettaglio precedentemente, il frontale della Jeep Avenger E è pressoché identico a quello della versione termica ma differenzia per alcuni elementi. Il muso, dunque, è “muscoloso” ed accattivante, risaltandosi anche nelle forme del cofano. Questo, poi, crea un taglio anteriore con i gruppi ottici che rendono la vettura ancor più massiccia. Proprio in questa zona si hanno le maggiori differenze con la versione termica.

Il frontale ed alcuni dettagli.

Ad esempio, le 7 feritoie frontali ricordano la “dinamicità” elettrica, anche insieme alla lettera “e” posizionata lateralmente a destra. Al di sotto di questa area, poi, prosegue la linea già vista nel modello a combustione interna. Dunque, troviamo un’apertura per il raffreddamento del propulsore elettrico e, nella zona inferiore, una griglia. Qui, tra l’altro, si hanno diversi sensori e, a destra, una placchetta incastonata nelle aperture che ritrae il tipico frontale Jeep. Come già descritto nel racconto precedente, infatti, l’Avenger presenta diversi dettagli “da scoprire”. Oltre la placchetta anteriore, un altro di questi è, ad esempio, la raffigurazione stilizzata di un uomo con il cannocchiale, sul parabrezza. L’avantreno è completato da fari a LED ed un elemento cromato nella parte bassa del paraurti.

Jeep Avenger E, retrotreno ed altri dettagli

Anche le fiancate ed il posteriore sono invariati rispetto alla versione termica. Dunque, troviamo i passaruota formati da linee in alto e bassorilievo, le quali sono in armonia con portiere e corpo vettura. Nella zona dei longheroni, poi, si hanno i paraurti accentuati sia dal cambio di colore sia da forme particolari, dove tra l’altro spicca la scritta “Jeep“. Il bicolore, in questo caso nero e Giallo Sun, è ripreso anche nella parte superiore del mezzo, come tetto e montanti. Il posteriore, quindi, termina anch’esso compatto e ricordando altri modelli della Casa, come la Renegade. Nel dettaglio, la forma massiccia e dinamica dell’Jeep Avenger E è accentuata da uno spoiler sopra il lunotto, prolungamento del tetto, e dall’antenna a “pinna”.

Immagini del posteriore.

I fari sono di forma quadrata e con cornice nera, mentre il LED al centro di essi è posizionato a forma di “X allungata”. Anche al posteriore, poi, si ha un paraurti corposo e con zona inferiore cromata che, non essendoci il terminale di scarico, risalta una linea più “pulita”. Questa, infatti, è una delle altre differenze presenti sulla Jeep Avenger E rispetto alla versione termica e, anche sul portellone bagagliaio elettronico, è ribadita l’indole con una “e“. Per il resto, la silhouette della vettura è invariata. Da notare l’adesivo “Car of the year 2023” sul lunotto, simbolo di quanto l’Avenger sia stata apprezzata e premiata in generale. Infine, anche i cerchi da 18″ presentano la placchetta che riproduce il frontale della vettura.

L’abitacolo

Per quanto riguarda gli interni della Jeep Avenger E, anche in questo caso le variazioni non sono molte ma comunque rilevanti. Il cruscotto è formato da un plancia “arrotondata” e bicolore che si integra con lo stile della vettura. Inoltre, si hanno le luci di ambiente inserite agli estremi ed all’interno della plancia che, con il buio, rendono l’abitacolo gradevole. Il colore dei LED, tra l’altro, è selezionabile dallo schermo centrale touchscreen di 10,25″, il quale consente anche la regolazione di altri parametri. Infatti, come ormai in molti modelli, anche la Jeep Avenger E dispone di diverse opzioni e funzionalità configurabili dall’utente.

Gli interni della vettura.

Per quanto riguarda gli spazi all’interno, invece, essi sono maggiori rispetto alla versione termica, in quanto non vi sono alcuni elementi come la leva del cambio. Essa, infatti, è sostituita da una pulsantiera sulla plancia che consente di selezionare le diverse modalità di marcia. Al posto della leva, quindi, ad esempio, è stato ricavato un ulteriore vano che si aggiunge a quelli già presenti nel cruscotto e lateralmente. La comodità, come vedremo anche dopo durante la guida, è una delle caratteristiche principali della Jeep Avenger E. I sedili, infatti, sono ergonomici e riprendono lo stile complessivo del modello, grazie alla trama dello schienale ed al logo Jeep riportato in diverse aree. Per i passeggeri posteriori, inoltre, vi è anche una presa USB nel tunnel centrale. Il bagagliaio, invece, ha una capacità ridotta a 355 litri, anziché 380 della versione a benzina.

Guidando la Jeep Avenger E: gli aspetti tecnici

Come anticipato, il nostro test drive si è svolto inizialmente in città per poi dirigersi verso il Sestriere, il Comune più alto d’Italia con i suoi 2035 metri. Dunque, la prova della Jeep Avenger E si è snodata tra i tornanti di montagna e le strade più trafficate, testando l’effettiva versatilità del mezzo. Abbiamo detto che il crossover americano (prodotto in Polonia) è prima di tutto compatto, ed effettivamente lo è, ma, oltre alle caratteristiche già citate, la versione elettrica differenzia anche nelle dimensioni, se pur di poco. Infatti la Jeep Avenger E è lunga 4084 mmn e larga 1776 mm come la termica, mentre l’altezza è di 1579 mm (con antenna inclusa) rispetto ai 1590 dell’altra versione.

Il motore elettrico da 115 kW.

Gli altri valori differenti sono, ad esempio, il passo di 2562 mm, anziché 2557, e la distanza tra asse posteriore e retrotreno, ovvero 700 mm rispetto ai 705 mm. Il peso, poi, è superiore ai 1500 kg. Durante la guida, queste differenze non si percepiscono assolutamente, ciò che invece si nota è, ovviamente, la reazione del veicolo elettrico rispetto al termico. La propulsione, quindi, è data da un motore anteriore fornito di batteria 50 kWh ed in grado di erogare 115 kW, ovvero 156 cv, sull’asse frontale del veicolo. Come sappiamo, poi, le unità elettriche garantiscono un’accelerazione più immediata, non essendoci molti elementi meccanici nella trasmissione della potenza. Dunque, questo si traduce in maggior coppia erogata che, sulla Jeep Avenger E, è di 260 Nm, mentre la velocità massima è stabilita sui 150 km/h.

L’analisi del test drive

Le caratteristiche appena descritte rendono il crossover reattivo e scattante, nonostante l’altezza da terra e le dimensioni comunque non ridotte. Inoltre, il piacere durante la guida è un altro dato da segnalare. Questo, in particolare, si ha anche grazie alle 6 diverse modalità di guida, ovvero Neve, Fango, Sabbia, Eco, Normal e Sport. Esse sono le stesse della versione termica e consentono di adattare la Jeep Avenger E ad ogni condizione di terreno. Noi l’abbiamo testata in Eco in città, per poi passare a Normal e, in seguito, Sport. Nel dettaglio, nella modalità più parsimoniosa il veicolo tende a recuperare il massimo dell’energia in frenata ed in fase di rallentamento. Questo, chiaramente, implica un “freno motore” accentuato ed un’accelerazione molto lieve.

Le modalità di guida e marcia, oltre ai comandi per selezionarle.

In Normal, invece, l’Avenger E si comporta in condizioni ottimali per le strade fuori città e di lunga percorrenza. Infine in Sport si esaltano maggiormente l’accelerazione e la potenza del motore, con una frenata rigenerativa molto meno accentuata. La modalità più grintosa l’abbiamo inserita lungo i tratti di montagna verso Sestriere (su asfalto), dove le pendenze richiedono maggior coppia e reattività in uscita di curva. Durante la guida, dunque, la Jeep Avenger E è risultata davvero molto divertente, precisa ed agile. Scendendo dalla località montana, poi, abbiamo anche testato l’opzione di ricarica in discesa. Questa, infatti, si inserisce cliccando due volte sul pulsante D passando in B, consentendo un maggior freno motore, perciò recupero di energia in questa fase. Le modalità di guida sono selezionabili dal comando sul tunnel centrale, dove vi à anche il freno a mano con pulsante.

La conclusione di una piacevole giornata a bordo della Jeep Avenger E

Dunque ci siamo divertiti a testare le doti della compatta americana. Da Torino, passando per Pinerolo e Pragelato con arrivo a Sestriere, infatti, la Jeep Avenger E ha sempre dato l’idea di essere un’auto stabile ed intuitiva. La silenziosità all’interno dell’abitacolo è un altro aspetto interessante. Questa è data non soltanto dalla tipologia di propulsione (ovviamente) ma anche all’insonorizzazione generale. La seduta di guida, inoltre, non è male, sia nella visibilità sia nel volante “tagliato” nella zona inferiore. Il test, poi, si è concluso con un ultimo giro su strade a lunga percorrenza, nei dintorni della Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Sestriere e la Jeep Avenger E di fronte alla Palazzina di Caccia.

La batteria? Siamo partiti da Torino con l’autonomia quasi al massimo (stimata sui 400 km), ovvero intorno al 94% (circa 375 km ). Alla riconsegna della vettura, invece, eravamo sul 50%. Quindi i consumi non sono male nonostante avessimo il clima acceso lungo un tratto e, soprattutto, la funzione di ricarica in discesa è molto utile. Detto questo, sappiamo tutti che il tema dell’elettrico è ancora in fase di messa a punto ma, in vista del futuro, può essere un’ottima alternativa insieme ad altre motorizzazioni. La Jeep Avenger E, quindi, complessivamente è un’auto gradevole e che sa esaltarsi a seconda delle situazioni, garantendo un DNA degno del Marchio. Non ci resta che provarla su neve o terreni simili allora…

Si ringrazia il concessionario Stellantis & You – Torino per la possibilità data e la gentilezza.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]

Fonti informazioni verificate:

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