Alfa Romeo Tonale Veloce, guidando lungo il percorso del Nivolet
Una giornata a bordo del mini SUV milanese, l’Alfa Romeo Tonale Veloce, con le montagne piemontesi come splendida cornice della nostra prova.

Azeta Motori torna a guidare il piccolo crossover del Biscione, dopo il test di qualche mese fa con la versione Speciale, preserie limitata. Ancora grazie al Concessionario Stellantis &You Torino, quindi, abbiamo trascorso una giornata che, dal capoluogo piemontese, ci ha portato fino ai Laghi nei pressi del Nivolet. La prova dell’Alfa Romeo Tonale Veloce, dunque, si è snodata lungo le strade di montagna strette, tortuose e ricche di tornanti. Proprio questi, infatti, sono gli ingredienti salienti per un test drive, ma non solo. Come già accaduto per la Giulia Sprint e l’Avenger E, anche questa volta abbiamo attraversato tratte cittadine e di lunga percorrenza, dove capire anche altri comportamenti del mezzo. Allora, ecco il racconto del momento vissuto tra natura e motori.
Una strada con panorami incredibili
In Italia esistono luoghi che offrono vedute splendide, grazie al territorio ed agli scenari nei quali esso è immerso. Un esempio di tutto ciò è, sicuramente, il Colle del Nivolet, situato a 2641 metri di quota nonché confine naturale tra Piemonte e Val d’Aosta. Il monte, infatti, si trova lungo le Alpi Graie nel Parco del Gran Paradiso. Questo, dunque, rende la zona estremamente affascinante, grazie anche ai suoi numerosi laghi. Percorrendo la strada che si interrompe presso il Rifugio Albergo Savoia di Valsavarenche, in Val d’Aosta, infatti, si possono ammirare le bellezze del territorio, tra fauna e flora. L’itinerario costeggia, ad esempio, i Laghi Serrù ed Agnel, oltre ai tanti prati dove pascolano gli animali in estate.









Alcuni scatti nei dintorni del Lago Agnel.
Nel raggiungere la zona più alta del Nivolet, però, si transita a Ceresole Reale, località anch’essa rinomata per il lago artificiale. Il Comune, perciò, è stato un altro luogo tappa della nostra prova, in cui abbiamo immerso l’Alfa Romeo Tonale Veloce nella splendida cornice. Le montagne, infatti, si uniscono al lago, creando uno scenario suggestivo ed ammirato da turisti, motociclisti e ciclisti. Proprio le due ruote a pedali, tra l’altro, sono state protagoniste sulla strada che porta al Nivolet. Nel 2019, infatti, è transitato il Giro d’Italia durante Tappa 13, portando la Carovana Rosa da Pinerolo al Lago Serrù. In quell’occasione, i ciclisti hanno affrontato 188 km e ben 4960 metri di dislivello, con la Cima Coppi stabilita all’arrivo di Ceresole Reale. Azeta Motori, invece, ha percorso il tratto guidando la Tonale Veloce, almeno per il momento…





Il Lago di Ceresole Reale.
Alfa Romeo Tonale Veloce, lo stile
Dunque, prima di raccontare come è andato il nostro test drive, analizziamo alcuni aspetti estetici inerenti il mini SUV italiano. Dal momento che molto è già stato descritto all’interno dell’approfondimento “Alfa Romeo Tonale Speciale 2022, l’unione tra futuro e passato“, ribadiamo soltanto alcuni concetti fondamentali. Iniziando dalle dimensioni, la Tonale è lunga 4527 mm, larga (senza specchietti retrovisori) 1841 mm ed alta 1613÷1622 mm. Quest’ultimo dato varia a seconda della versione, come la capacità del bagagliaio. Nel nostro caso, infatti, trattandosi di una vettura ibrida Plug – in, lo spazio è di 324 litri. Passando alle linee dell’Alfa Romeo Tonale Veloce, invece, il modello tributo al famoso Passo situato tra Lombardia e Trentino Alto – Adige, presenta diversi spunti interessanti.







Le forme ed il frontale della Tonale Veloce.
Prima di tutto la forma è compatta e discretamente aerodinamica, in quanto si ha un muso slanciato in avanti che rende le linee armoniose verso il retrotreno. Il concetto, infatti, è formato da uno stile sinuoso ed “ammorbidito”, spezzato soltanto da alcuni elementi. Il frontale, ad esempio, riprende il passato del Biscione, ispirato alla mitica SZ, grazie a gruppi ottici Full LED Adaptive Matrix rivisti rispetto a Stelvio e Giulia. Il Trilobo, in cui è incastonato il logo Alfa Romeo, inoltre, è ben marcato e massiccio, anch’esso simbolo iconico del Marchio. L’avantreno si completa con un’area inferiore in cui spiccano elementi che ricordano le “sorelle” del modello, ovvero la griglia e le prese d’aria laterali. Infine, l’anteriore presenta diversi sensori, alloggiati tra Trilobo e zona bassa del veicolo.
Il posteriore ed i dettagli
Lo stile fluido dell’Alfa Romeo Tonale Veloce scorre sulle fiancate, “portandosi” con sé alcuni elementi che la contraddistinguono dalle altre versioni. Come descriveremo più avanti parlando della tecnica, infatti, il modello provato è un ibrido Plug – in, tipologia identificata da dettagli caratteristici. Tra questi, oltre la targhetta “Veloce” a ridosso dei passaruota anteriori, troviamo il “Biscione elettrificato” sul finestrino posteriore più arretrato. Inoltre, proprio perché parliamo di una versione benzina ibrida, si hanno due sportelli laterali. Quello presente su lato guidatore serve per la ricarica del motore elettrico, mentre lo sportello opposto è utilizzato per il carburante. La forma laterale pulita della Tonale, poi, è rappresentata dalle zone in alto e bassorilievo sui longheroni, ormai presenti anche su altri modelli del Gruppo.









Il lato B e gli elementi caratteristici della versione.
Giungendo al retrotreno, la linea compatta del mini SUV milanese si conclude con altri aspetti caratteristici della versione protagonista. I più attenti, infatti, avranno notato che, in questo caso, i due scarichi (uno per lato) sono a vista, differenza sostanziale con le altre tipologie di Tonale. Questa, infatti, è una peculiarità della versione Veloce e della motorizzazione adottata. Per quanto riguarda il resto, invece, il modello presenta le medesime caratteristiche viste sulla Speciale. Dunque, il posteriore adotta fari LED che corrono lungo tutto il portellone e si uniscono alla carrozzeria. Essi, inoltre, riprendono la mitica forma già vista in passato su modelli come Brera. Il leggero spoiler sopra il lunotto, l’antenna “a pinna” e le diverse cromature, infine, perfezionano lo stile esterno.
Gli interni dell’Alfa Romeo Tonale Veloce
Riguardo l’abitacolo, il modello richiama classici aspetti del Biscione, come raffinatezza, eleganza e cura in perfetto stile italiano. Ad esempio, il logo Alfa Romeo spicca su diversi elementi, come i poggiatesta dei sedili e nella zona della plancia. Di fronte alla leva per selezionare le modalità di marcia, infatti, troviamo il vano per la ricarica wireless del cellulare, in cui campeggia lo stilema in alto rilievo. La “rotondità” delle forme, inoltre, è un’altra caratteristica ribadita negli interni. Il cruscotto è una delle aree in cui questo concetto è maggiormente presente, grazie alle bocchette dell’aria ed il “cannocchiale” di fronte al guidatore. Anche le casse acustiche Harman Kardon sulle portiere, inoltre, riprendono la geometria citata.














L’abitacolo della Tonale Veloce.
Tornando a parlare del cruscotto, esso è abbastanza pulito, grazie alla presenza dell’ormai classico schermo touchscreen centrale, in questo caso da 10,25″. Mediante quest’ultimo, infatti, si possono selezionare le principali funzionalità del veicolo, come interattività, comfort, navigatore satellitare e configurazioni varie. Interessante, ad esempio, la possibilità di impostare il sistema di climatizzazione e ventilazione a proprio piacimento, anche per i sedili. La posizione di questi ultimi, tra l’altro, è regolabile elettricamente mediante comandi laterali. Da segnalare, comunque, la presenza di alcuni pulsanti fisici, utili, ad esempio, per il clima. Piacevoli, poi, la plancia retroilluminata ed altri dettagli, come la bandiera italiana sul tunnel centrale e la scritta “Alfa Romeo” sul battitacco cromato. Altre comodità, infine, riguardano i passeggeri posteriori, i quali possono godere di una bocchetta centrale per l’aria climatizzata e due entrate USB.







Comodità e caratteristiche interne.
Aspetti tecnici del test drive
Ora raccontiamo come è andata effettivamente la prova della Tonale Veloce. Iniziando dal motore, il modello in oggetto, come anticipato, adotta la tipologia benzina ibrida Plug – in, ovvero con ricarica dell’unità elettrica mediante colonnina. Per i meno esperti, infatti, specifichiamo che il Mild Hybrid, impiegato ad esempio sulla versione Speciale, non necessita di ricarica esterna. La rigenerazione, perciò, avviene grazie alla frenata ed all’energia cinetica trasmetta dal propulsore termico. Entrambe le tipologie di ibrido, però, collaborano con il motore a scoppio, consentendo complessivamente maggiore potenza e risparmio di carburante. Dunque, la Tonale Veloce monta un propulsore MultiAir 4 cilindri in linea 1300 cc che, insieme alla componente elettrificata, eroga 275 cv complessivi. Di questi, 120 sono espressi dall’elettrico e rimangono tali fino all’80% della carica, per poi diventare 100 cv.







L’unità motrice. Notare il cavo per la ricarica, posizionato nel bagagliaio apribile in maniera elettronica.
Nel dettaglio, il motore tradizione agisce sull’asse anteriore, mentre l’unità elettrica con batteria da 15,5 kWh lavora sul retrotreno, consentendo alla vettura di avere una trazione integrale. La denominazione completa della versione, infatti, prevede anche la sigla “Q4“, ad indicare proprio le quattro ruote motrici. Dunque, questa tecnologia consente, durante la guida, una maggiore efficacia in uscita di curva, dando miglior spinta. L’aspetto interessante, però, è che la Tonale Veloce “varia” la tipologia di trazione a seconda delle modalità di guida. Come le altre Alfa, infatti, si hanno le tre tipiche opzioni, ovvero D, N e A. Nel caso della Veloce, però, esse agiscono anche sul modo in cui i due motori lavorano tra loro. In Dynamic, quindi, si attiva maggiormente la parte termica, in Normal si ha un connubio pressoché equivalente mentre in Advanced si utilizza soltanto l’elettrico.






Le modalità di guida DNA, selezionabili dalla rotella sul tunnel centrale e visibili sul “cannocchiale” frontale.
Guidando l’Alfa Romeo Tonale Veloce
Il test del mini SUV italiano, quindi, come detto, si è snodato lungo le strade che portano al Colle del Nivolet, oltre i 2000 metri d’altezza, provando le differenti modalità di marcia e di guida durante il percorso. Le prime, selezionabili dalla leva centrale, consentono di utilizzare il cambio robotizzato doppia frizione a 6 marce + RM anche con palette a volante. Questa modalità, infatti, è molto divertente, per questo motivo l’abbiamo impiegata per quasi tutto il tragitto. Le palette fisse consentono una guida più grintosa ed una cambiata precisa e fluida, offrendo buone sensazioni. In fase automatica, invece, l’Alfa Romeo Tonale Veloce si comporta in maniera più docile. Parlando del sistema DNA citato prima, nella modalità più sportiva si ha un irrigidimento di volante e sospensioni, come indica l’icona accesa sulla rotella. Anche la cambiata e l’erogazione della potenza, inoltre, vengono incrementate ed accentuate, come i 270 Nm di coppia.





Le indicazioni tecniche e le modalità di guida mostrate sullo schermo centrale.
In Normal, invece, la Tonale Veloce risulta confortevole anche sulle asperità del terreno, dove le sospensioni svolgono un ottimo assorbimento. Il motore elettrico, inoltre, si attiva a seconda delle situazioni, offrendo un minor consumo. Infine in Advanced, la silenziosità è ovviamente un aspetto principale, dal momento che lavora solo il motore elettrico. Esso, infatti, è molto utile ad esempio in città ed offre un risparmio di carburante notevole. A proposito, a ridosso della leva centrale si ha un pulsante che attiva la modalità “e – Save“, ovvero il sistema che consente ricarica e mantenimento accentuati della batteria. Riguardo altri aspetti, la Tonale ha una buona maneggevolezza e precisione di guida, ricordandoci sempre che si parla di un veicolo con baricentro non basso.



Le conclusioni
La guida dell’Alfa Romeo Tonale Veloce è stata interessante, soprattutto sulle strade di montagna dove si esaltano le peculiarità tecniche. In Dynamic, la vettura diventa grintosa, rispecchiando il blasone del Marchio. Bisogna ricordarsi, però, che non si tratta di una Giulia, dunque nonostante la tenuta sia buona la Tonale non è un’auto “racing”. Grazie alle sospensioni irrigidite ed ai cerchi da 19″, ci si può divertire, anche se l’altezza da terra incide. Detto questo, la comodità sia nell’abitacolo che durante la guida non manca. Il volante “tagliato” nella zona inferiore, ad esempio, oltre a donare uno stile sportivo offre anche maggior facilità di sterzata, come per le palette fisse. Queste, infatti, non seguendo la rotazione del volante evitano confusione durante la cambiata in tratti impegnativi, come i tornanti di montagna appunto.






Le differenti tipologie di schermate del “cannocchiale” ed i cerchi.
Il test drive che da Torino ci ha portato fin nei pressi del Nivolet, dunque, ci ha soddisfatto. L’Alfa Romeo Tonale Veloce è un mezzo versatile che si addice sia alla città, ad esempio grazie all’elettrico, sia a gite fuori porta. Come sempre, i consumi dipendono principalmente dall’utilizzo dell’acceleratore e lo stile di guida. In Dynamic, ovviamente, il divertimento è proporzionato al consumo che, però, con la tipologia ibrida si riesce a gestire meglio. La massa del veicolo? In frenata non si percepisce molto, mentre in alcune curve potrebbe influenzare, per i motivi elencati prima. L’ultima nostra tappa è stata la Reggia di Venaria (TO), prima di riconsegnare la Tonale Veloce.






Altre immagini del test drive.
Si ringrazia il concessionario Stellantis & You – Torino per la possibilità data e la gentilezza.
[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Concessionario Stellantis & You – Torino: www.mirafiorimotorvillage.it
- Giro d’Italia: www.giroditalia.it
- Comune di Ceresole Reale: www.comune.ceresolereale.to.it
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