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Alfa Romeo Giulia Sprint 2022, l’ammiraglia moderna

La storia del Biscione rinasce grazie ad un nome mitico per il Marchio. L’Alfa Romeo Giulia Sprint rappresenta grinta e raffinatezza italiana.

Alfa Romeo Giulia Sprint
La Giulia Sprint davanti alla Palazzina di Caccia di Stupinigi.

Quando nel 2015 venne presentata la nuova era Alfa Romeo, molti appassionati tornarono a rivivere emozioni che mancavano da tempo. Il Biscione, infatti, è ricordato per essere stato protagonista indiscusso della storia automobilistica italiana e mondiale. Stile, tecnica e, soprattutto, vittorie sono alcuni dei principali elementi che formano il DNA Alfa Romeo. Già, proprio le forme raffinate unite alle prestazioni sono ancora oggi parte della Casa, nata a Milano il 24 giugno 1910. Da quel giorno, le corse diventano aspetto principale di Alfa Romeo, grazie a modelli unici come la 155 e la 75, quest’ultima spesso ritenuta “ultima vera Alfa Romeo” dai puristi. E allora ecco la Giulia moderna, colei che ha voluto riportare in auge questa storia leggendaria e far ricredere anche i più scettici.

Dalle gare alla strada, un DNA unico

La storia dell’Alfa Romeo ha radici lontane, quando l’industria mondiale era agli albori e l’automobile era esclusività per i ricchi o, in generale, per chi se lo potesse permettere. Proprio in questo contesto frenetico ed innovativo nascono alcune delle più famose case, tra cui Lancia, FIAT ed Alfa Romeo appunto. In realtà, inizialmente, quest’ultima si chiama soltanto A.L.F.A., acronimo di “Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. In seguito a diversi cambi di proprietà, poi, verrà aggiunto “Romeo“, cognome di Nicola, membro della Banca Italiana di Sconto, di cui il Marchio diventa parte nel 1915. La storia, sportiva e non solo, del Biscione, però, svolta quando nel 1950 Giuseppe “Nino” Farina si aggiudica il primo Mondiale di Formula Uno, neonato in quell’anno. La monoposto vincente, invece, si chiama Alfa 158, l’ “Alfetta” nata in realtà nel 1938 e poi passata alla storia.

Alfa Romeo Giulia Sprint
L’Alfa 158 , proprietà del MAUTO, esposta alla presentazione di Autolook 2022.
Alfa Romeo Giulia Sprint
L’Alfa 75, in versione Gruppo A, icona del Marchio milanese.

Così, il grande successo ottenuto nella massima espressione dell’automobilismo si trasforma in rampa di lancio per la creazione di un mito. Dalla pista alla strada, Alfa Romeo diventa un marchio di riferimento, grazie alla sua indole grintosa ma sempre mantenendo forme dai tratti unici. Nelle competizioni, inoltre, il nome milanese è ricordato ancora oggi nel DTM, grazie alla mitica vittoria italiana contro le maggiori case tedesche. Parlando della Giulia, dunque, il modello incarna tutto ciò, anche nell’era odierna. Nel dettaglio, l’Alfa Romeo Giulia Sprint rappresenta una versione con grinta maggiore, come indica la sigla. Scopriamola anche tramite un test drive, svolto grazie alla concessionaria Stellantis & You di Torino.

Estetica dell’Alfa Romeo Giulia Sprint: il frontale

Descrivendo la berlina moderna del Biscione iniziamo dalle dimensioni. L’Alfa Romeo Giulia Sprint misura 4643 mm in lunghezza, 1860 in larghezza (2024 mm con specchietti aperti), 1436 d’altezza (per la RWD, 1450 nella AWD). Il passo registra 2820 mm. Il peso, invece, si aggira sui 1429 kg, mentre il serbatoio ha una capacità massima di 67 litri per la versione della nostra prova. I cerchi della vettura in esame sono da 18″. Dunque, come avrete notato, si hanno ingombri importanti che, però, non precludono prestazioni e linee interessanti. Esaminando le forme, questi concetti si intuiscono già nel frontale, dove spicca il classico stilema Alfa Romeo formato dal trilobo ed il logo del Biscione a ridosso del cofano. L’elemento, infatti, è molto accentuato, unendosi con le linee inferiori che generano armonia insieme alle due griglie a nido d’ape.

Frontale e dettagli.

I muscoli dell’Alfa Romeo Giulia Sprint, poi, sono risaltati sul cofano grazie a forme in alto e bassorilievo. Il frontale, inoltre, si completa con i proiettori che convergono verso la mezzeria, donando uno stile accattivante alla vettura. Le luci diurne, tra l’altro, sono semplici ma attraenti, grazie alla striscia LED che le compongono. Interessante anche la sorta di “splitter” inferiore, posizionato al di sotto del trilobo ed “incastonato” tra le cornici delle griglie laterali. La berlina prosegue le sue forme armoniose ed “all’italiana” sulle fiancate, dove pulizia e fluidità sono le caratteristiche principali. Queste ultime, però, sono unite ad alcuni elementi che danno l’idea di sportività, come le minigonne sui longheroni.

Il posteriore e dettagli esterni

La silhouette slanciata e dinamica dell’Alfa Romeo Giulia Sprint scorre fino al retrotreno, dove ci conclude la linea pulita della berlina. Dunque, proprio per rimarcare ancora la grinta del modello, troviamo una leggera curvatura verso l’alto, posizionata sul portellone bagagliaio. I gruppi ottici, poi, si allungano tra fiancate, portellone e parte della carrozzeria, formando armonia tra le parti. Come sempre, il logo del Biscione campeggia nella mezzeria vettura, posizionato sul portellone bagagliaio, mentre a destra vi è la targhetta “Giulia” in maiuscolo. A completare la linea della versione in esame, si hanno due scarichi, uno per lato, e la ormai tipica antenna “a pinna” sulla parte terminale del tetto.

Il retrotreno della Giulia.

Alfa Romeo Giulia Sprint, gli interni

Passando all’abitacolo della vettura, esso è spazioso quanto accogliente e dalle linee sinuose come l’esterno. Anche all’interno, infatti, l’Alfa Romeo Giulia Sprint è caratterizzata da forme pulite, sia sulla plancia sia sui sedili. Per quanto riguarda l’area del cruscotto, si hanno i comandi concentrati principalmente nei pressi del lato guida, per agevolarne chiaramente l’utilizzo. Iniziando da sinistra, troviamo alcuni controlli, quali il pulsante di “Start & Stop” e l’impostazione di fari e cruise control. Sul volante, poi, si hanno altri pulsanti utili durante la guida, tra cui radio, comandi vocali ed aiuti elettronici (mantenimento di corsia…), oltre al pulsante “Start – Stop engine“. Il volante, inoltre, è dotato di “palette” per il cambio automatico da 8 rapporti + RM, mentre le modalità di marcia sono selezionabili della leva del tunnel centrale.

Gli interni.

Proprio in quest’area, infatti, troviamo anche la manopola delle 3 opzioni di guida “D,N,A“, ormai marchio di fabbrica Alfa Romeo e di cui parleremo dopo. Dunque, analizzando il tunnel centrale notiamo la cura anche in alcuni dettagli, come la bandiera italiana raffigurata alla base della leva. L’altra manopola centrale di dimensioni maggiori, invece, può essere utilizzata come alternativa alle impostazioni dello schermo touchscreen da 8,8″. Il tunnel centrale, infine, è completato da altri comandi, come clima e radio. Passando ai sedili, la Giulia presenta anche in questo caso alcune finiture, quali il logo Alfa Romeo impresso sui poggiatesta e forme ergonomiche. Per i passeggeri posteriori, inoltre, si hanno comodità come la presa USB e le due bocchette dell’aria centrali. La targhetta “Alfa Romeo“, poi, è ribadita all’interno dell’abitacolo.

Alla guida: motore e meccanica

E giungiamo a parlare della tecnica inerente l’Alfa Romeo Giulia Sprint. Il modello in prova adotta il motore 2.0 T4 M Air, dunque turbo benzina 4 cilindri in linea da 200 cv e 1995 cc, anteriore. La potenza è trasmessa sull’asse posteriore (RWD, dall’inglese Rear Wheel Drive), mentre la coppia massima è di 330 Nm. Proprio questi ultimi due aspetti sono molto interessanti alla guida. Provando l’Alfa Romeo Giulia Sprint, infatti, si nota come la vettura risponde in maniera reattiva ma non improvvisa ai comandi. L’accelerazione è buona, quanto frenata e sterzata che variano a seconda della modalità di marcia e guida. In fase di cambio automatico, infatti, il mezzo si comporta come modello comodo e confortevole, mentre selezionando l’opzione di comandi al volante la Giulia diventa maggiormente grintosa.

Le differenti modalità di guida e marcia.

Dunque, come accennato in precedenza, Alfa Romeo adotta 3 alternative di guida sui propri modelli, a partire dall’anno 2008. “Dynamic” è il più sportivo, “Normal” è per una guida definibile “normale”, mentre “Advanced Efficiency” rende la vettura molto più quiete e “da viaggio”. In particolare, ciascuna configurazione agisce su differenti componenti meccaniche e non solo, quali motore, sospensioni, volante, freno. Tutti questi parametri e modifiche sono tra l’altro visibili, ed alcune configurabili, dallo schermo centrale sulla plancia. Inoltre, sempre dal display si può monitorare lo stato del mezzo, per quanto riguarda i liquidi ed altre peculiarità, oltre ovviamente alle impostazioni generali dell’abitacolo.

Le impostazioni monitorabili dallo schermo.

Alfa Romeo Giulia Sprint: altri aspetti della prova

Proprio in merito alla meccanica della vettura in esame, ci sono alcune considerazioni da dire. Molto delle prestazioni descritte, infatti, si deve al telaio ideato sulla piattaforma “Giorgio“, la stessa della Stelvio. Inoltre, le sospensioni assorbono bene le asperità del terreno e lavorano al meglio in ogni modalità di guida, consentendo stabilità e, di conseguenza, agilità del mezzo. Proprio quest’ultima caratteristica deriva anche dallo sterzo abbastanza diretto e preciso, ricordandoci sempre che, però, stiamo parlando di un veicolo con ingombri importanti. La Giulia, infatti, nasce prima di tutto come berlina comoda e dinamica, poi, nelle serie più grintose che vedremo dopo, anche come vettura sportiva. Specificato ciò, l’accelerazione è degna di un’Alfa Romeo.

Volante ed altri elementi.

La trazione posteriore, inoltre, non accenna sovrasterzo tipico della tipologia, anche grazie ai controlli elettronici ovviamente. Quindi, l’insieme della peculiarità descritte permette all’Alfa Romeo Giulia Sprint di essere un’auto grintosa o docile, a seconda delle situazioni. Anche la comodità all’interno dell’abitacolo è un aspetto interessante. Sia da passeggeri che alla guida, la Giulia offre ergonomia e visibilità. Quest’ultima è consentita anche dagli specchietti di dimensioni importanti e forniti di segnalazione veicoli nelle vicinanze. Il volante, infine, è piacevole per ingombri e forma, come il “cannocchiale” di tachimetro , contagiri ed altri dati. Quest’ultimo, simile e definito “Cannocchiale Cluster” sulla Tonale, è un elemento di stile identificativo del Marchio.

Le versioni sportive

Come i più appassionati sanno, l’Alfa Romeo Giulia è stata ideata anche in versioni molto più grintose e corsaiole. Oltre alla conosciuta Quadrifoglio Verde, infatti, negli anni sono stari prodotti esemplari a tiratura limitata. Un primo esempio è la versione NRing da 108 unità, tributo al record ottenuto dalla Giulia sulla famigerata pista del Nurburgring Nordschleife. Questo modello del 2018 ha come caratteristica estetica principale il grigio opaco ideato appositamente. Altro grande progetto esclusivo è stata la serie “Quadrifoglio Verde Racing Edition” del 2019, pensata in 15 pezzi ed in collaborazione con Sauber Engineering. Oltre all’estremizzazione di materiali e meccanica, questa versione prevedeva l’inedito bicolore rosso – bianco, tipico della livrea Alfa Romeo Sauber F1.

Giulia Quadrifoglio Verde Racing Edition
Il frontale della Giulia Quadrifoglio Verde Racing Edition, al Salone di Ginevra 2019.
Giulia Quadrifoglio Verde Racing Edition
Dettaglio della monoposto Sauber Alfa Romeo F1 2018 con livrea 2019.

Infine, le più recenti creature sono la Giulia Quadrifoglio GTA e GTAm, dove la sigla indica rispettivamente “Gran Turismo Alleggerita” e “Gran Turismo Alleggerita Maggiorata“. Le due versioni più corsaiole, come esplicitano i nomi, sono progettate con caratteristiche derivanti fortemente dal mondo delle gare. In particolare, esse sono frutto ancora della collaborazione con Sauber, come riportato dall’adesivo sulle minigonne laterali. Per ultima, poi, la Giulia è stata rivista anche dalla ErreErre Fuoriserie, azienda artigianale torinese che ha creato il modello omonimo. La Giulia, quindi, è un’auto apprezzata ancora oggi.

heritage hub
Il posteriore estremo della Giulia GTAm, esposta presso Heritage Hub.
Giulia di ErreErre Fuoriserie
La Giulia di ErreErre Fuoriserie, ad Autolook 2022.

Si ringrazia il concessionario Stellantis & You Torino per la disponibilità e la gentilezza.

Qualche scatto davanti al concessionario.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]

Fonti informazioni verificate:

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