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Ferrari F2008, la monoposto F1 tra tecnologie, rivalità e vicende

Il racconto di un’auto passata alla storia per diversi motivi, come il Titolo conteso tra Massa e Hamilton fino all’ultima curva in Brasile. Scopriamo, allora, la Ferrari F2008.

Ferrari F2008
La Ferrari F2008 di Felipe Massa esposta al Museo dell’Automobile di Torino.

Nel motorsport esistono momenti in cui si scrive la storia, grazie a uomini e mezzi. La Formula Uno, sicuramente, è una delle discipline automobilistiche in cui tutto ciò è estremizzato, sia per clamore sia per popolarità, con un fascino diverso. Il Circus, infatti, non a a caso, è ritenuto la “massima espressione dell’automobilismo“, dove molti sono diventati leggenda. Ma non solo. La Formula Uno è formata da ere, ovvero periodi in cui ci sono circa gli stessi protagonisti che dominano o che lottano tra loro. Il 2008 è un esempio lampante, grazie alla rinomata corsa al Titolo Piloti tra Felipe Massa e Lewis Hamilton. Il duello, inoltre, è “condito” dalla rivalità Ferrari – McLaren che, al tempo, erano le due maggiori squadre protagoniste. La Ferrari F2008 rappresenta proprio questa sfida, conclusa soltanto all’ultima curva di Interlagos.

Un contesto che si snoda sull’asse Maranello – Woking

I primi anni 2000 sono stati segnati dall’era Michael Schumacher ed una Ferrari imbattibile quanto inarrivabile, vincitrice di 5 Titolo Piloti con il Kaiser ed altrettanti Costruttori. La striscia di competitività e vittorie, in realtà, inizia già nel 1999 grazie all’ottenimento del Mondiale Costruttori, base dei successi futuri. Dunque, il dominio Rosso sarà spezzato solo nel 2004 e 2005, quando Fernando Alonso si aggiudica il Campionato Piloti e la Renault il Costruttori nel secondo anno. La Ferrari, però, non è battuta definitivamente ma, anzi, nel 2007 si riprende tutto mediante Kimi Raikkonen e Felipe Massa, con il finlandese Campione del Mondo.

Alcune monoposto di Schumi ed il casco di Kimi Raikkonen, Campione del Mondo 2007.

Dunque si giunge al 2008, stagione con un’eredità pesante ed i due Titoli da confermare. L’anno precedente, però, aveva visto il debutto di un certo Lewis Hamilton, giovane ragazzo inglese supportato dalla McLaren di Ron Dennis e talento in erba. Il britannico, infatti, stupisce subito tutti con un podio nella gara inaugurale, in Australia, posizionandosi alle spalle di Raikkonen ed Alonso, suo compagno di squadra. Questo sarà l’inizio di una rivalità tra Maranello e Woking ma anche all’interno della squadra inglese, con i piloti che hanno screzi tra loro. Inoltre, l’accesa competizione provoca alcune voci su possibili elementi copiati tra la Ferrari F2007 e la McLaren MP4/22, aprendo una vicenda definita da tutti “Spy Story“. Il tema terrà banco per tutta la stagione 2007, comprendendo anche Renault in seguito.

L’avvento della Ferrari F2008 e le nuove norme

Così, dopo un anno che ha scosso il mondo della Formula Uno, il Circus guarda al 2008, stagione in cui vi sono ancora ombre. Fernando Alonso, ad esempio, torna alla Renault dopo che si scoprirà anche il suo coinvolgimento nella vicenda “Spy Story“. In McLaren, perciò, giunge il finlandese Heikki Kovalainen, in forza alla squadra francese fino a prima ed ora compagno di squadra di Hamilton. A Maranello, invece, si mantiene la stabilità vista con Massa e Raikkonen, coppia ora gestita da Stefano Domenicali. Il 6 gennaio, dunque, viene presentata la monoposto per la stagione, la Ferrari F2008, erede diretta della precedente e vincente F2007. La nuova Rossa, perciò, si distingue per pochi aspetti rispetto all’antecedente, dovuti principalmente ai primi cambi regolamentari.

L’F2008 con il #2, numero identificativo di Massa per quella stagione, e la corona del Mondiale Costruttori ottenuto nel 2007.

Il primo tema riguarda soprattutto l’elettronica della vettura. A partire dal 2008, infatti, la FIA decreta l’abolizione di alcuni aiuti alla guida, tra cui il controllo di trazione ed il sistema di partenza assistito elettronicamente (launch control). Nel dettaglio, tutte le monoposto F1, da quella stagione, sono fornite dello stesso sistema elettronico denominato SECU, ovvero Standard Electronic Control Unit, prodotto dalla McLaren Electronic System. Questa innovazione, quindi, è formata da un’unica centralina e da un software sviluppato entro l’inizio del Campionato. Di conseguenza, la tecnologia SECU comporta cambiamenti sia nello stile di guida che nella vettura, al fine di arginare la mancanza degli aiuti precedenti. Inoltre, l’elettronica differente si riflette anche su altri elementi meccanici, come motore, cambio e differenziale, variando il progetto 2008 rispetto al 2007.

Aerodinamica ed aspetto

Come accennato, sono diverse le specifiche che cambiano con il nuovo regolamento. Oltre alla già citata componente elettronica, un altro aspetto molto importante riguarda la conformazione della vettura. La Ferrari F2008, infatti, registra un passo più accorciato rispetto alla sua precedente, oltre ad un’altezza inferiore. Questo studio è improntato a migliorare l’efficienza e la reattività complessiva del mezzo, in quanto la mancanza di aiuti elettronici rende l’auto più complicata da gestire. Nella guida, ad esempio, come anticipato, c’è bisogno di evitare lo slittamento delle gomme in partenza. Inoltre, troviamo pance e cofano motore più rastremati, insieme alla scocca maggiormente scavata sotto le gambe del pilota.

L’anteriore.

Per il resto, la Ferrari F2008 assomiglia moltissimo alla F2007 da un punto di vista aerodinamico. Si notano, infatti, le diverse appendici già dal muso, il quale presenta un’area inferiore concava e due piccoli convogliatori di flusso nella zona delle sospensioni. Nella parte superiore, inoltre, sono state ideate due feritoie, a ridosso del numero pilota. Una delle aree più elaboratore, poi, è indubbiamente la zona delle pance come detto. Qui si hanno paratie esterne, convogliatori frontali sul fondo e due “baffi” superiori nei pressi dell’abitacolo. Proprio quest’ultimo, tra l’altro, vede una miglioria nella sicurezza, grazie alle protezioni laterali maggiorate.

La zona delle pance e l’abitacolo.

Retrotreno e dettagli tecnici della Ferrari F2008

Lo studio aerodinamico visto già sulla F2007 lo ritroviamo incrementato anche sulle fiancate della monoposto 2008. In particolare, già qualche anno precedente furono introdotte alcune appendici chiamate “candelabri” che compaiono ancora. Esse, infatti, sono elementi uniti alla pancia che creano maggior deportanza, lasciando poi spazio alla zona concava degli scarichi. Qui, dunque, si hanno delle importanti scanalature che proseguono lungo il cofano motore, anche nell’area in cui si nota la trama delle fibra di carbonio. Quest’ultima, tra l’altro, forma la monoscocca a nido d’ape, mentre complessivamente sulla vettura sono state ridotte le tipologie di materiali compositi impiegabili da regolamento. Per questo motivo, si ha anche un peso maggiore, sui 605 kg (con acqua, olio e pilota).

Il lato B della vettura, in cui si notano dettagli interessanti.

La componente aerodinamica è fondamentale per la Ferrari F2008, tant’è che le appendici sono davvero numerose. Queste, ad esempio, le troviamo anche sulla parte superiore del cofano e, a ridosso delle gomme posteriori, si hanno altri convogli. Inoltre, le “squame” che formano le rastremature già descritte, sono anche nella zona bassa delle paratie laterali dell’ala posteriore, sostenuta da due piloni centrali. Il fondo, poi, è provvisto di un estrattore d’aria. Il tutto è completato dalle sospensioni, studiate anch’esse in funzione aerodinamica. Si ha, perciò, la tipologia indipendente push-rod con quadrilateri trasversali, molle a barra di torsione ed ammortizzatori telescopici all’anteriore. Al posteriore, invece, troviamo la stessa specifica ma con ammortizzatori idraulici rotativi. I copricerchi, infine, sono imposti dalla FIA per evitare studi in quella zona.

Immagini delle sospensioni e dei cerchi da 13″.

Il V8 aspirato ed altri aspetti

La Ferrari F2008 è spinta da un propulsore 8 cilindri a V da 90°, in grado di sviluppare 2398 cc di cilindrata, alloggiato posteriormente e con funzione portante. La caratteristica curiosa riguardante il motore, però, è il fatto di adottare carburante che per il 5,75% deve avere componenti derivanti da biomasse, come imposto dall’Unione Europea. Per il resto, l’unità termica 056 è invariata rispetto all’anno precedente, in quanto la FIA non prevede variazioni fino al 2010. Parlando del cambio a 7 rapporti + RM con cambiata veloce, esso è provvisto di scatola in fibra di carbonio e trasmissione che permane longitudinale. Inoltre, dal 2008, il cambio deve essere utilizzato per quattro gare consecutive. La frizione è multidisco. Riguardo altre migliorie, si hanno innovazioni in merito all’alimentazione aria e carburante, oltre ai sistemi ausiliari.

Ferrari F2008
L’area degli scarichi e del cofano, dove alloggia il motore.

Ferrari F2008, la stagione

Il Campionato 2008, dunque, deve confermare i due Titoli ottenuti l’anno precedente. La vettura, come descritto, ripone i propri punti di forza nell’aerodinamica studiata in maniera importante, ed effettivamente sarà così anche in pista. La Ferrari F2008 risulta una monoposto estremamente competitiva, tant’è che si aggiudica il 16° Titolo Costruttori per il Cavallino. Più controversa e combattuta, invece, la lotta per la Classifica Piloti. A Maranello possono contare su Raikkonen e Massa, i quali ottengono complessivamente 8 vittorie (6 il brasiliano e 2 il finlandese), 8 Pole Position e 13 giri veloci. Questi risultati, quindi, fan sì che Massa possa giocarsi il Mondiale contro Hamilton, fino all’ultima gara di Interlagos.

La F2008, vettura Campione del Mondo Costruttori.

Ciò che influenzerà l’esito del Titolo Piloti 2008, però, saranno molti aspetti. Il primo riguarda alcuni problemi meccanici ed elettronici avuti sulla vettura, come la rottura della biella in Ungheria per Massa a tre giri dal termine, mentre era al comando. Altri fatti eclatanti, poi, hanno riguardato il controverso appuntamento di Singapore. In quell’occasione, infatti, rimase attaccato il bocchettone del carburante alla monoposto, dopo che era stato dato erroneamente l’ok alla ripartenza dal box. Ancora una volta, tra l’altro, mentre Massa era in testa. E poi la questione inerente l’incidente di Piquet con la Renault. In seguito, infatti, si scoprirà che esso sarebbe stato volontario per provocare una Safety Car e far vincere il compagno Alonso.

L’esito del 2008 ed il pensionamento

La stagione, quindi, vede ancora momenti di discussione in cui, però, appunto, primeggia la Ferrari tra le squadre. Si arriva, così, all’ultimo appuntamento, il Gran Premio del Brasile, gara di casa per Massa. Felipe, infatti, vuole fortemente vincere il Mondiale nel suo Paese, oltre che ottenere la vittoria del GP. In qualifica, il pilota della Rossa ottiene la Pole che bissa anche in gara, quando diventa Campione del Mondo per soli 40 secondi dopo la bandiera a scacchi. Infatti, il rivale Hamilton riesce a sopravanzare Timo Glock all’ultima curva dell’ultimo giro, diventando Campione con solo un punto di vantaggio. L’altro ferrarista, Kimi Raikkonen, invece, ottiene la terza piazza sul podio di Interlagos.

Tuta Felipe Massa
Tuta e casco di Massa degli ultimi anni in Ferrari, in esposizione al MAUTO.

Terminata la stagione, molti si interrogano sull’effettiva regolarità del Campionato 2008, ancora “oscurato” dalle ombre della “Spy Story” e dai fatti descritti. Negli anni seguenti, infatti, verranno svolte diverse indagini dalla FIA che, a volte, mettono in secondo piano l’aspetto sportivo di quel Mondiale. Tornando alla Ferrari F2008, quindi, la vettura verrà impiegata ancora per alcuni test a Fiorano successivi al Campionato, in cui si provano diverse componenti in ottica 2009. L’anno seguente, ad esempio, debutterà il KERS, ovvero un sistema elettrico che riceve energia in frenata, supplementare al motore termico. Massa, invece, continuerà la sua esperienza in Ferrari fino al 2013, per poi approdare alla Williams insieme a Bottas nel 2014, prima di chiudere la propria carriera in F1.

Felipe Massa, sulla Williams, e Lewis Hamilton con la Mercedes, durante le qualifiche del GP d’Italia 2017, ultima stagione in F1 per il brasiliano.

Si ringrazia il Museo dell’Automobile di Torino per la possibilità, la disponibilità e le informazioni date.

[Autore articolo: Alessio Zanforlin]

Fonti informazioni verificate:

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