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Alfa Romeo Stelvio Veloce, il SUV italiano tra i tornanti dell’Agnello

La prova svolta su uno dei Passi più alti d’Europa, dove il divertimento si è unito con stile e tecnica. Saliamo a bordo dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce.

Alfa Romeo Stelvio Veloce
Ai piedi delle Alpi piemontesi.

Provare una vettura lungo i tratti di montagna è, indubbiamente, uno dei migliori modi per capire il veicolo sotto diversi punti di vista. Se poi il nome del modello è Stelvio la scelta del test ricade inevitabilmente su strade tortuose, salite e contesti d’altura. Proprio questi, infatti, sono gli ingredienti perfetti per trascorrere una giornata alla guida dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce, SUV del Biscione. Come indica l’ultima parola, inoltre, la versione esalta il DNA del Marchio milanese, conosciuto in tutto il mondo proprio per la vocazione sportiva. Azeta Motori, dunque, grazie al concessionario Stellantis &You Torino, ha potuto apprezzare le doti della vettura, lungo strade incredibili e panorami mozzafiato.

Un nome che identifica il carattere

L’Alfa Romeo Stelvio viene presentata in anteprima mondiale il 16 novembre 2016 al Salone di Los Angeles, segnando un punto di svolta per la Casa. Dopo 107 anni di storia, infatti, lo stile Alfa Romeo è proiettato su una vettura di dimensioni non tipiche per il Marchio. Il Biscione, dunque, debutta per la prima volta nel segmento dei SUV, Sport Utility Vehicle, recentemente molto “affollato” da diversi brand. Alfa Romeo, quindi, non vuole essere da meno, creando una vettura che, nonostante le proporzioni, mantenga il carattere “Alfa“. Il nome, inoltre, rimarca lo stile deciso ed intraprendente del mezzo, basato non solo sulla potenza.

Così, nel 2023, il modello intitolato al rinomato Passo alpino situato tra Lombardia e Trentino Alto – Adige, continua la propria cavalcata. L’Alfa Romeo Stelvio Veloce, infatti, incarna al meglio il DNA grintoso che, negli anni, ha saputo appassionare ed emozionare. Alcuni ritocchi a diversi elementi, poi, riprendono forme e linee del passato, tanto care agli Alfisti. Riguardo al luogo che ha donato il nome al modello, invece, esso è stato spesso protagonista di momenti epici nella storia. Molti ricorderanno, ad esempio, le mitiche imprese del ciclismo, grazie a grandi campioni che hanno scalato il Passo. In generale, comunque, lo Stelvio rappresenta una delle ascese più intense ed appaganti, grazie ai suoi 48 tornanti ed i 2758 metri d’altitudine.

Stellantis &You Torino
La targhetta identificativa del modello italiano.

Alfa Romeo Stelvio Veloce, lo stile e le forme

Mantenere l’identità del Marchio non è facile, in quanto, negli anni, variano le specifiche per le omologazioni insieme alle scelte industriali. Alfa Romeo, perciò, ha dovuto adattare il proprio design all’attualità, senza trascurare il passato. Iniziando dalle dimensioni, la Stelvio misura 4687 mm in lunghezza, 1903 mm in larghezza (senza specchietti retrovisori) e 1671 mm in altezza. Il passo registra 2818 mm, mentre il peso oscilla tra i 1660 ed i 1745 kg a seconda delle versioni benzina o Diesel. Il bagagliaio, poi, misura 535 litri di capienza che diventano 1600 con sedili reclinati. Dunque, come si intuisce, gli ingombri della vettura non sono ridotti ma, comunque, lo stile del mezzo è rimasto compatto. L’Alfa Romeo Stelvio Veloce, infatti, presenta una linea armoniosa ed ammorbidita che, allo stesso tempo, risalta i muscoli.

La forma, infatti, scorre in maniera sinuosa lungo tutta la vettura, non avendo zone con cambi di linee netti, se non alcuni elementi nel frontale. Qui, ad esempio, si ha il classico Trilobo che da sempre distingue la Casa, posizionato ben visibile nella mezzeria vettura. In esso, poi, è incastonato il logo, mentre i fari non si congiungono all’elemento centrale. Proprio i gruppi ottici, tra l’altro, riprendono sia lo stile attuale presentato sulla Tonale, sia alcuni modelli del passato, come la SZ. Questi, inoltre, adottano la tecnologia Matrix LED che consente una migliore illuminazione, oltre ad essere separati in tre segmenti. Il contorno dei fari anteriori, invece, permane il medesimo visto al lancio del modello, donando carattere al mezzo. Nella zona inferiore della Stelvio, poi, troviamo due prese d’aria, in cui sono posizionati anche alcuni sensori. Da notare la trama delle griglie, pensata riprendendo la forma del Trilobo.

Linee da sorella maggiore

Proprio l’anteriore riprende lo stile della Giulia, la berlina del Marchio che, recentemente, ha anch’essa visto un rinnovamento. Per questo motivo, l’Alfa Romeo Stelvio Veloce potrebbe definirsi la sorella maggiore dell’ammiraglia italiana. Le linee fluide, dunque, scorrono sulle fiancate raccordandosi al posteriore. Gli elementi che ricordano la Giulia, poi, sono diversi, come le forme nella zona delle portiere ed il cofano in altorilievo. Il retrotreno, quindi, presenta ancora uno stile massiccio ed accattivante, grazie anche al leggero spoiler sopra il lunotto. Inoltre, il DNA sprint si esalta con i due terminali di scarico in vista e l’estrattore d’aria inferiore.

I proiettori posteriori hanno dimensioni più ampie rispetto a quelli della Giulia ed anch’essi scorrono tra portellone e fiancate. Il tutto, poi, è completato dai cerchi 20″, con le classiche ampie aperture, e da alcuni dettagli tipici del modello e della versione. Ad esempio, la targhetta “Veloce” è applicata a ridosso dei passaruota anteriori, mentre sul portellone bagagliaio si hanno il nome “Stelvio“, a destra, e la dicitura “Q4“, a sinistra. Quest’ultima, infatti, come approfondiremo dopo, indica la tipologia di trazione, ovvero integrale. La linea e le forme dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce, quindi, risultano fluenti, rendendo il SUV del Biscione raffinato per certi aspetti.

Gli interni dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce

L’abitacolo del SUV milanese presenta anch’esso uno stile già visto su Giulia e Tonale, dunque un design che rimarca l’eleganza e la qualità italiana. La plancia, quindi, permane con le sue forme “tondeggianti” e morbide, immergendo l’utente nel DNA della Stelvio. Il recente “Cannocchiale Cluster” di fronte al guidatore e da 12,3″, ad esempio, riprende il concetto di sportività, mantenendo, però, la raffinatezza. Il display, tra l’altro, può essere impostato in tre opzioni di layout: Heritage, ispirato al passato, Evolved, più moderno ed accattivante, e Relax, in stile comfort. Questa funzionalità, poi, si unisce a quelle selezionabili dallo schermo centrale touchscreen di 8,8″, incassato all’interno della plancia. Alcuni esempi sono le opzioni inerenti il sistema di ventilazione e le modalità di guida.

Proprio le modalità di guida, descritte nel dettaglio successivamente, rappresentano il vero carattere della vettura, o per meglio dire il DNA. La selezione delle differenti alternative, quindi, avviene anche tramite leva posizionata sulla console centrale. L’Alfa Romeo Stelvio Veloce, infatti, presenta diversi e piacevoli comandi fisici, come la manopolina per il volume e quella per le opzioni infotainment. Il cruscotto, inoltre, è dotato di altri pulsanti, utili ad esempio per il clima. Gli interni, poi, rimarcano lo stile del modello, grazie a diverse comodità e cure nei dettagli. Numerose, infatti, le componenti cromate inserite su pannelli porta, plancia e tunnel centrale ad esempio. La scritta “Alfa Romeo” sul battitacco, il Tricolore a ridosso della leva ed il logo del Biscione sui poggiatesta, infine, rimarcano proprio questo concetto.

Il piacere di guida nel DNA

La comodità dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce si esalta sia durante la guida sia per i passeggeri. La vettura, infatti, tra le altre cose, è dotata di sistema di ricarica wireless del cellulare, sedili con comandi elettronici e diversi comfort. Tra questi, per i passeggeri posteriori, ad esempio, si hanno le bocchette di ventilazione, il porta bicchieri centrale reclinabile, una presa USB e l’illuminazione dell’abitacolo con luce sul tetto. Per quanto riguarda la guida, invece, la Stelvio è davvero piacevole. Come anticipato, infatti, si hanno le tre tipiche modalità del sistema DNA Alfa Romeo: Dynamic, Normal e Advanced Efficiency. La prima opzione, ovviamente, è la più grintosa, grazie all’elettronica che agisce su cambiata, sterzo e motore. La risposta dell’acceleratore, ad esempio, diventa più reattiva e scattante, mentre il volante si indurisce e l’innesto dei rapporti è più rapido.

Anche la trazione integrale, inoltre, varia a seconda delle modalità di guida. Selezionando Dynamic, essa è definita Sport dal sistema, mentre per le altre due modalità la trazione Normale è “meno” immediata. Ritornando al DNA e selezionando Normal, quindi, l’Alfa Romeo Stelvio Veloce diventa più docile, addolcendo le sensazioni durante la guida. Tutte le specifiche citate prima, perciò, passano in Comfort, mentre il limitatore di coppia rimane disattivato. Quest’ultimo si attiva selezionando la modalità più tranquilla, ovvero Advanced Efficiency (Efficienza Avanzata), molto utile in città ad esempio. Il sistema DNA spicca sulla console centrale grazie ad una manopolina apposita, mentre le diverse caratteristiche tecniche e di guida sono mostrate sul display touchscreen. Da qui, infatti, si possono notare parametri utili ed interessanti, tra cui le prestazioni e le varie pressioni.

Alfa Romeo Stelvio Veloce, la prova

Abbiamo iniziato ad accennare in merito alla meccanica del SUV milanese, dunque parliamo anche del motore. La Stelvio Veloce monte un propulsore Diesel 2.2 JTDm da 210 cv e 470 Nm di coppia massima, con trasmissione alle quattro ruote motrici come detto. L’unità termica è montata longitudinale anteriore e, aprendo il cofano, si nota anche una traversa orizzontale che sovrasta il motore. Questo elemento ha colpito molto, in quanto ricorda le auto da gara o, nello specifico, da Rally, come visto sull’Alfa 75 Gruppo A ad esempio. Per il resto, gli ingombri del propulsore sono ben sfruttati all’interno del vano. Dunque, il bilanciamento del peso è un aspetto importante su vetture di queste dimensioni e portata.

Alfa Romeo, infatti, ha pensato ad uno studio particolare, basato sulla piattaforma Giorgio della Giulia, perciò con un telaio già buono. Il risultato, quindi, è altrettanto soddisfacente, tant’è che la Stelvio Veloce trasmette sensazioni molto simili a quelle provate sulla sorella berlina. Tenuta di strada, reattività e sterzo sono solo alcune delle caratteristiche che spiccano durante il test. La frenata anche è molto buona per un modello così massiccio, comunque sia bisogna ricordarsi che si guida un SUV, quindi lo spazio di rallentamento è leggermente più lungo. Telaio, sospensioni e baricentro rendono l’Alfa Romeo Stelvio Veloce gradevole e performante, in tutte le modalità di guida e di marcia. Durante la giornata, infatti, abbiamo provato il cambio ZF 8 rapporti, sia in modalità automatica che manuale con palette a volante.

Percorrendo il Colle dell’Agnello

Come accennato in apertura, il nostro test drive dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce si è svolto lungo la strada che porta ad uno dei Passi più alti e spettacolari d’Europa. Il Colle dell’Agnello, situato a 2744 metri d’altitudine, infatti, è il confine naturale tra Francia ed Italia, nonché di poco più basso rispetto al Passo dello Stelvio (guarda caso). Proprio come quest’ultimo, tra l’altro, anche l’Agnello è stato cornice di imprese epiche nel ciclismo. Il Giro d’Italia, infatti, ha più volte scalato il Colle, segnando momenti memorabili di questo sport. I più appassionati, ad esempio, ricorderanno l’impresa di Vincenzo Nibali nel 2016. Azeta Motori, invece, ha ripercorso quelle strade con la Stelvio Veloce, apprezzando tutte le doti del modello.

Selezionando le diverse modalità di guida, infatti, abbiamo provato il piacere e le sensazioni che il SUV italiano trasmette. In Dynamic, ovviamente, “divertimento” è stata la parola chiave, oltre che precisione e fluidità nell’affrontare i 16 tornanti. I 25 km di strada che partono da Chianale (CN), poi, alternano tratti più impegnativi a brevi “allunghi” che costeggiano i laghetti e la natura circostante. Arrivati in cima, infine, vi è il confine di Stato, indicato da una linea sull’asfalto e da due monumenti. Il nostro itinerario a bordo dell’Alfa Romeo Stelvio Veloce, quindi, ha toccato le splendide Valli Cuneesi dove, tra l’altro, annualmente si svolge il Rally Storico. Il SUV del Biscione, dunque, incarna il DNA del Marchio riadattandolo ai tempi attuali.

Si ringrazia il concessionario Stellantis &You Torino per la disponibilità e la gentilezza.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin; foto dinamiche scattate in collaborazione con l’amico Walther Sandri]

Fonti informazioni verificate:

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