Lancia Pu+Ra HPE, la nuova era “Pura e Radicale” del Marchio
Il grande passato torna in chiave futuristica grazie alla Lancia Pu+Ra HPE, modello che rappresenta la storia e l’avvenire della Casa torinese.

Il 2023 segna un punto di svolta per Lancia che, a trent’anni dal ritiro nel Mondiale Rally, vuole riportare in auge il glorioso passato, quanto meno nelle forme. Come sappiamo, infatti, il futuro vedrà l’introduzione di nuove propulsioni e tecnologie, maggiormente basate sull’elettrico. La Lancia Pu+Ra HPE, quindi, rappresenta la linea storica del Marchio grazie ad un design moderno ed armonioso, insieme all’anticipazione di ciò che avverrà nei prossimi anni. Il nuovo corso della Casa torinese, quindi, parte da un concept presentato ad aprile 2023, con l’intento di far rivivere l’eleganza, la dinamicità ed il DNA che ha contraddistinto Lancia nel passato. L’azienda nata a Chivasso (TO) nel 1906, infatti, ha saputo emergere nel tempo grazie a tecnica e stile apprezzati ancora oggi. Azeta Motori ha incontrato la vettura in occasione dell’esposizione in diversi concessionari ufficiali, salendoci a bordo e potendone ammirare i dettagli.
Una storia scritta nelle competizioni
Vincenzo Lancia, un nome che suona familiare a molti. Già, perché il pilota, collaudatore ed imprenditore, nato a Fobello (VC) nel 1881, ha creato una delle realtà più amate di sempre. Nel 1906, a Torino, quindi, nasce la Lancia, Casa automobilistica frutto del grande sogno di Vincenzo che, nella sua vita, è stato protagonista delle corse. Inizialmente, in realtà, il fondatore del Marchio non era molto intento ad intraprendere la strada delle competizioni, in quanto ritenute dispendiose a livello economico e di tempo. Dopo appena due anni dalla fondazione del Marchio, però, Vincenzo cambia idea, debuttando con la Lancia Alfa 12 HP Sport, derivante dalla versione di serie. Nel 1908, infatti, la Casa presenta la sua prima vettura da gara, inizio di una grande storia che culminerà nella leggenda dei Rally.



Negli anni, infatti, il Marchio chivassese emergerà in diverse competizioni e categorie, segnando vittorie e successi famosi tutt’ora. I più appassionati, ad esempio, sapranno che la Lancia ha partecipato e vinto in diverse gare nel Mondiale di Formula 1. La D50, quindi, rappresenta una delle vetture più particolari di quest’ambito, nonché monoposto F1 con cui Fangio e la Ferrari vinsero il Titolo 1956. E poi il Campionato Endurance. La Beta Montecarlo Turbo trionfa nella categoria Gruppo 6 negli anni ’80, portando in alto il nome Lancia prima di lasciare il testimone alle eredi LC1 e LC2. Questa, quindi, sarà l’ultima vettura da pista di Lancia, prima che il Marchio si concentri solo ed esclusivamente sui Rally. Fulvia HF, Stratos, Delta 037, S4 ed Integrale, così, segneranno un’era epica che porterà la Casa a vincere 12 Titoli (1 Internazionale + 11 Mondiali).







Lancia Pu+Ra HPE, il design che unisce
Così giungiamo al 2023, anno in cui il Gruppo Stellantis annuncia la rinascita della Lancia. La Casa torinese, infatti, dopo gli anni d’oro nei Rally, vivrà periodi non facili che provocano anche un repentino allontanamento dalle corse. Il 15 aprile, quindi, rappresenta la data di presentazione ufficiale della Lancia Pu+Ra HPE, primo concept completamente elettrico del Marchio. La vettura, inoltre, come accennato in apertura, anticipa i progetti futuri congiungendoli con il passato. Analizzando l’estetica, quindi, il prototipo potrebbe ricordare molto la Stratos, icona indiscussa di Lancia che creò interesse negli anni ’70. Proprio come allora, infatti, la Lancia Pu+Ra HPE incuriosisce per le linee fluenti ed armoniose, ricalcando in parte l’opera di Marcello Gandini. Anche le dimensioni ricordano molto le proporzioni della Stratos: lunghezza oltre i 4400 mm, altezza circa 1300 mm e larghezza sui 1900 mm.





Con la Lancia Pu+Ra HPE, però, la Casa non anticipa la nuova vettura sportiva che ha trionfato nel Mondiale Rally, bensì presenta il futuro del Marchio a 360°. Il concept, infatti, si ispira a diversi aspetti e modelli del passato. Prima di tutto il nome deriva dalla mitica Lancia Beta HPE degli anni ’70, auto in cui HPE significava High Performance Estate. Sulla Lancia Pu+Ra HPE, invece, la stessa sigla indica High Performance Electric, ovvero la natura del prototipo. Anche alcuni tratti delle fiancate e dei riflessi luminosi, inoltre, sono ripresi dalla Beta. E poi il colore. Come si sa, Lancia non è sinonimo soltanto di competizioni, bensì anche di tecnica e stile avveniristico. Il colore Progressive Green presentato sulla Pu+Ra deriva dalla Flaminia Azzurro Vincennes, berlina raffinita ed istituzionale prodotta tra gli anni ’50 e ’70. Il logo, infine, è anch’esso moderno ed un tributo alla storia.





I concetti stilistici
Analizzando il frontale, quindi, esso è semplice quanto attraente. Ciò che spicca è la sagoma a tre punte formata da LED luminosi e che ricorda un calice stilizzato, nonché gli estremi delle scudetto Lancia. Il colore emesso dallo stilema anteriore, inoltre, indica la carica delle batterie. Questo concetto stilistico, poi, è rimarcato anche in altre aree del concept, fra cui i piccoli gruppi ottici laterali. All’interno di essi, tra l’altro, vi è l’indicatore di direzione ed il nome Lancia. Quest’ultimo, proseguendo, si esalta anche sul cofano anteriore, posto in una zona nera ed in altorilievo. Il tutto, poi, è unito alla zona bassa del veicolo, in cui si ha il sistema inerente i LIDAR (sensori, radar ecc..) ed una sorta di splitter, verosimilmente utile a convogliare i flussi in alcune aree specifiche. Per il resto, l’anteriore è complessivamente armonioso, senza “tagli” netti delle forme ad eccezione di quelli descritti.









Passando alle fiancate, invece, la Lancia Pu+Ra HPE presenta una geometria maggiormente “squadrata”, soprattutto sulle portiere, mantenendo comunque pulizia nelle linee. Ciò che si nota, poi, sono gli elementi che riprendono la sagoma del frontale. Fra questi, un primo esempio sono indubbiamente gli indicatori di direzione laterale uniti alle telecamere retrovisori. L’insieme, infatti, crea un componente di geometria “semitriangolare”. Stesso concetto per quanto riguarda i cerchi in lega, montati su pneumatici Top Energy Saving ideati in collaborazione con Goodyear. Le razze, infatti, riprendono anch’esse la sagoma a tre punte dell’anteriore, convergendo verso la spalla dello pneumatico in cui è impresso il nome Lancia. Infine il logo. Questo è posizionato in linea verticale con le telecamere laterali ed all’interno di un’area color nero, oltre che sul montante centrale. Qui, il logo ha la funzione di aprire la portiera, mediante comando touch.







Lancia Pu+Ra HPE, una “rotondità” iconica
L’abitacolo “circolare” del concept torinese unisce l’avantreno con il retrotreno, creando un lato B tanto noto a molti. Il posteriore, infatti, ricorda la Lancia Stratos, già menzionata icona degli anni ’70 e diventata tale anche grazie allo stile futuristico. La Pu+Ra HPE, dunque, presenta diverse somiglianze con la Stratos, a partire dai fari. Questi elementi, infatti, sono di forma tondeggiante e, all’interno di essi, si ha l’indicatore di direzione che rimarca la sagoma descritta nel frontale. I gruppi ottici, poi, sono “racchiusi” tra una sorta di spoiler superiore ed il corpo vettura, riprendendo ancora il concetto della Stratos. Inoltre, spicca la scritta tridimensionale “Lancia“ nella mezzeria. Nella zona bassa del veicolo, invece, si ha il portatarga formato da un unico elemento che si unisce al fondo vettura. Anche in questo caso, poi, il tutto è caratterizzato da illuminazione LED.





Riguardo la forma curiosa dell’abitacolo, come anticipato, esso ha uno stile “tondeggiante” che avvolge il corpo centrale del concept. Infatti, le linee pure e radicali sono riprese anche in questo caso, donando una sagoma circolare in parte ispirata al passato. Ad esempio, la zona del lunotto ricorda la Beta HPE, con uno stile a “persiana veneziana” applicato sul vetro. Il tetto della Lancia Pu+Ra HPE, inoltre, è anch’esso ideato secondo questo concetto “circolare”, consentendo di aprire una metà che si sovrappone all’interno dell’altra. A proposito, sullo spoiler posteriore si nota un disegno che sintetizza il concetto generale del concept, ovvero una linea retta che congiunge due cerchi agli estremi. Questi ultimi, inoltre, sono in asse con i gruppi ottici. Il retrotreno della Lancia Pu+Ra HPE, quindi, unisce forme morbide a tratti maggiormente elaborati.







Gli interni come un salotto
La raffinatezza e cura della Lancia Pu+Ra HPE è rimarcata anche nell’abitacolo. L’idea base del prototipo torinese, infatti, è la comodità unita alla spaziosità che, insieme, rendono gli interni simili ad un salotto di casa. Questa particolarità, in realtà, è fortemente ispirata anch’essa al passato, quando negli anni ’30 – ’40 del 1900 l’Aprilia rappresentava la cura estrema. Il modello aerodinamico e sinuoso, emblema di Lancia, infatti, era caratterizzato da un abitacolo accogliente. Un esempio attuale di ispirazione a quell’auto, dunque, è il rivestimento degli interni. La Pu+Ra HPE adotta un tessuto molto particolare, simile al velluto e derivante da fibre naturali, che ricorda il “panno Lancia“, appunto comparso sull’Aprilia. La sostenibilità, perciò, è un altro punto cardine del concept, mediante l’impiego di materiali riciclati anche per i vetri.







Abbiamo parlato di accoglienza. La Lancia Pu+Ra HPE, infatti, oltre alle caratteristiche citate, presenta interni ideati in collaborazione con Cassina, nota realtà che si occupa di interior design. Questa sinergia tra mondo dell’automobile e dell’arredamento, dunque, ha creato sedili giallo ocra ispirati alle poltrone Maralunga firmate da Vico Magistretti per l’azienda italiana. Il “salotto” del concept, inoltre, è dotato del sistema infotainment S.A.L.A., acronimo di Sound – Air – Light – Augmentation. Questa innovativa tecnologia, poi, è unita ad un tavolino anteriore “da caffè” che rimarca il concetto di “sentirsi a casa“, mediante il quale si possono gestire le differenti funzionalità. Fra queste, vi è la possibilità di personalizzare le luci d’ambiente ed i vari suoni. Il tutto, ovviamente, è racchiuso ancora nella forma circolare, compresi i sedili posteriori. Infine, sul tunnel centrale troviamo le impostazioni inerenti le posizioni del sedile, mentre sul cruscotto vi è un grande schermo touchscreen.









Lancia Pu+Ra HPE, le basi per il futuro
La cura del prototipo torinese si nota anche in altri aspetti interni. Alcuni esempi sono indubbiamente le finiture composte di materiali ricercati in alternanza con il legno, simbolo di eleganza per definizione. E poi il nome Lancia tridimensionale, rimarcato in diverse aree interne fra cui il battitacco ed il pannello porta. La sinergia tra i colori, inoltre, è un’altra caratteristica che emerge nella Lancia Pu+Ra HPE, grazie alla simbiosi tra classico e moderno. Proprio il futuro, quindi, è identificato anche nella propulsione. Il concept adotta una motorizzazione elettrica che anticipa i progetti dei prossimi anni, sia tecnicamente sia stilisticamente. La Casa, infatti, dichiara circa 700 km di autonomia per il modello in questione insieme alla guida autonoma, peculiarità che troveremo sulle vetture future. Ypsilon, Delta ed un’ammiraglia, quindi, saranno il frutto degli studi presentati sulla Lancia Pu+Ra HPE.





Futuro che però si unisce al presente. Nel paragrafo precedente, infatti, abbiamo descritto diverse funzioni del tunnel centrale, ma non tutte. In questa zona, quindi, troviamo alcuni comandi già adottati attualmente su modelli del Gruppo, una fra tutti il sistema di ricarica accentuata. Premendo il pulsante D/B, infatti, si attiva la tecnologia che consente di rigenerare maggiormente la batteria in frenata, ad esempio lungo le discese di montagna. Questa funzionalità è stata introdotto su modelli come Jeep Avenger E, FIAT 600e e, in maniera simile, sull’Alfa Romeo Tonale Veloce ibrida plug in. La tecnica in dotazione alla Lancia Pu+Ra HPE, dunque, unisce ciò che viviamo attualmente con quello che accadrà nei prossimi anni.
[Autore articolo: Alessio Zanforlin]
Fonti informazioni verificate:
- Lancia: www.lancia.it
- Museo dell’Automobile di Torino: museoauto.com
- Heritage Hub: www.fcaheritage.com
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