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Pista Club Des Miles Moncalieri: la casa per kart, moto e non solo

Azeta Motori è stata in uno dei tracciati piemontesi più rinomati e storici della zona, la Pista Club Des Miles, dove sono cresciuti diversi talenti.

Pista Club Des Miles
Un tratto del circuito.

La grande vocazione sportiva italiana risiede non solo nei grandi autodromi celebri in tutto il mondo, bensì anche nelle piccole realtà dalle quali molti muovono i primi passi. Per tentare di arrivare ai vertici del motorsport si inizia sempre da bambini quasi per gioco, quando il kart è, tendenzialmente, il mezzo più diffuso e basilare. Grazie ad un telaio e quattro ruote, infatti, si riescono ad apprendere numerosi aspetti e capacità che, in seguito, diventeranno utili nelle diverse categorie automobilistiche. La Pista Club Des Miles della Barauda, a Moncalieri (TO), però, dà voce anche alle due ruote, tra cui i motard, oltre ad eventi aperti al pubblico. Il tracciato nei pressi del capoluogo piemontese, quindi, consente di vivere la passione a 360°, come vedremo nel racconto in cui, però, daremo un taglio più “kartistico”.

Una storia parte della tradizione

Torino ed il Piemonte sono sinonimi di automobilismo e motorsport, da sempre. Basti pensare al grande passato della Lancia, Casa che ha segnato un periodo storico molto importante nei Rally e non solo. Il Marchio nato inizialmente a Chivasso (TO), infatti, ha anche vissuto esperienze tra i cordoli, nelle piste del Mondiale Endurance ad esempio. E poi la FIAT, azienda che ha motorizzato l’Italia ed altri Paesi grazie a vetture iconiche, due fra tutte la 500 e la 600. Senza dimenticare, poi, i piccoli costruttori, carrozzerie ed officine che, insieme ai designer, hanno firmato opere incredibili del mondo automobilistico. Bertone, Pininfarina, Italdesign e Giugiaro sono alcuni dei grandi nomi che ancora oggi vengono ricordati per ciò che hanno creato. Tutto, questo, perciò, negli anni ha portato ad una tradizione automobilistica o, in generale, motoristica.

La Pista Club Des Miles di Moncalieri, allora, è parte di questa storia, grazie a momenti che l’hanno resa protagonista nel tempo. Il tracciato, infatti, non è soltanto luogo di gare, bensì spesso impiegato per brevi test di diverse vetture, soprattutto Rally. Questo avviene grazie alla conformazione tecnica della pista, formata da curve di raggio differente, brevi allunghi e tratti misti, dunque perfetti per collaudare la maneggevolezza del veicolo, ad esempio. Il Piemonte, però, come accennato, non è solo auto ma, recentemente, è diventato anche punto di riferimento motociclistico. Grazie a piloti come Francesco “Pecco” Bagnaia e Celestino Vietti, infatti, la Regione vive di nuova fama. I nomi citati, tra l’altro, sono parte della VR46 Academy, scuola di piloti con sede a Tavullia ed ideata dal mitico Valentino Rossi. E poi, tornando alle auto, Dindo Capello, pluricampione di Le Mans che abbiamo più volte incontrato.

Pista Club Des Miles, un’idea di Attilio Mercadante

Abbiamo raccontato il contesto in cui nasce il motorsport in Piemonte, Regione di grandi nomi anche in passato. Attilio Mercadante è un esempio di piloti che, nel corso degli anni, ha saputo distinguersi tra gare e risultati di rilievo. Tutto nasce dalla forte passione per i motori che, inizialmente, porta Attilio a creare un’officina meccanica, per poi provare qualcosa di più. Con il tempo, infatti, il pilota piemontese vuole dar vita anche ad un tracciato, sempre a Moncalieri dove ha sede la propria attività. L’istinto basato sulla velocità, dunque, spinge Attilio a cimentarsi in diverse tipologie di competizioni ed altrettante categorie. Uno dei momenti chiave per la sua carriera agonistica è, indubbiamente, la gara in salita del 1969, svolta a Cote de l’Orme, in Francia. L’esordio di Attilio Mercadante avviene con una FIAT 500, preparata da lui proprio nella sua officina.

Pista Club Des Miles Moncalieri
Il logo e la forma della pista, impressi su uno dei kart a noleggio.

Così, seguirono anni intensi per il pilota piemontese, grazie ad affermazioni sempre più incisive. Dalle gare in salita alla pista, passando per i Rally, Attilio partecipa anche al Giro d’Italia Automobilistico ed alla Clio Cup, talvolta segnando risultati migliori rispetto ai piloti ufficiali. E poi le gare su terra. Tra il caldo e le insidie dell’Africa ancora si nota il nome Mercadante, in ciò che, in seguito, diventerà parte della celebre Parigi – Dakar. Nel corso della sua vita, il pilota italiano guiderà svariati mezzi, spesso primeggiando. Il sogno di creare un tracciato proprio, così, si corona nel 1987, quando nella località Barauda di Moncalieri (TO) prende vita l’impianto intitolato ancora oggi ad Attilio. Attualmente, la pista percorsa in senso antiorario misura una superficie di 25.000 mq, 980 m di lunghezza e 7 curve + 6 del tratto sterrato.

Il tracciato

La configurazione del kartodromo alle porte di Moncalieri presenta un’unione di tratti veloci, misti e lenti che rendono la guida adrenalinica. Iniziando dalla griglia di partenza, essa è posizionata lungo il rettilineo più esterno del tracciato, nonché uno dei più lunghi. Al fondo del primo allungo, quindi, troviamo una curva a gomito verso sinistra, in cui la staccata è profonda e la traiettoria deve essere più precisa possibile. Quest’ultima, infatti, diventa la base per immettersi correttamente sul secondo rettilineo della Pista Club Des Miles. A questo segue una svolta a destra, ancora a gomito e da affrontare con una frenata intensa. Si prosegue con un altro allungo, più corto dei precedenti e che ci porta al tratto maggiormente tortuoso.

Al fine di percorre al meglio i cambi di direzione, bisogna nuovamente impostare bene la frenata e la traiettoria di immissione al misto. Dunque, nel settore delle curve in successione lente si ha un destra – sinistra che si raccorda ad un’ulteriore curva a sinistra, non banale da impostare. Qua, infatti, bisogna cercare di uscire veloci anticipando leggermente la frenata. Dopo quest’ultima svolta vi è il rettifilo di fronte ai box, in cui si ha un rapido spostamento verso sinistra che, in seguito, si congiunge al famigerato curvone della Pista Club Des Miles. Questo tratto, infatti, è in lieve pendenza positiva e lo si affronta a velocità sostenuta. La difficoltà, perciò, è nel percorrere meno strada possibile, al fine di raccordarsi rapidamente con il rettilineo di partenza, dove termina il giro. Il tracciato, quindi, come si è intuito, è abbastanza veloce quanto tecnico, in cui si esaltano le capacità del pilota.

Un giro on board sul kart

Come accennato, la Pista Club Des Miles è ideata per ospitare diverse tipologie di veicoli, dunque noi abbiamo provato la configurazione standard con il kart. In realtà, infatti, esiste anche il layout per le moto che prevede l’aggiunta di una chicane lungo il rettilineo di fronte ai box. Parlando dell’aspetto kartistico ed automobilistico, i diversi giri sulla Pista Club Des Miles si sono svolti guidando il Sodi SR4, mezzo motorizzato Honda 270 cc e prodotto dalla omonima casa francese. La Sodi Kart, tra l’altro, organizza campionati monomarca con i propri kart, suddivisi in diverse tipologie di gare (Sprint, Endurance, Long Race…) e categorie. Analizzando il modello in esame, esso risulta ovviamente divertente, agile ed abbastanza grintoso. Inoltre, come la maggior parte dei kart a noleggio, anche l’SR4 è dotato di vano per l’inserimento delle zavorre, al fine di bilanciare i pesi tra i concorrenti in gara.

La prova sulla Pista Club Des Miles, però, l’abbiamo svolta senza pesi aggiuntivi per capire al meglio sia il kart che il tracciato. Come detto prima, il circuito è abbastanza veloce, caratteristica percepita sull’SR4. Ciò a cui bisogna porre attenzione, però, è l’altezza dei cordoli. Questi, infatti, sono a filo con l’asfalto in alcuni punti della pista, mentre in altri si ha un rialzo importante rispetto la linea di terra. Tradotto, quando si cerca il limite a bordo di un kart bisogna evitare di salire sui cordoli più alti, sia per prevenire danni al mezzo sia a noi stessi. Per il resto, la Pista Club Des Miles vede un asfalto buono, soprattutto nel secondo tratto dove il fondo è davvero piacevole, mentre in altre zone vi è qualche leggera sconnessione. Il circuito, inoltre, registra diverse aree in dislivello.

Un giro on board.

Gli eventi della Pista Club Des Miles

Concludiamo l’approfondimento inerente il tracciato piemontese raccontando anche altri aspetti dell’impianto. La Pista Club Des Miles, infatti, come accennato precedentemente, non è soltanto luogo di gare o giornate di test, ma anche modo per condividere la passione a 360°. Durante l’anno, quindi, si organizzano giornate dedicate alla prova dei kart a noleggio, oppure eventi benefici con temi particolari. E poi i raduni, davvero numerosi e ciascuno dei quali consente di ammirare mezzi unici, difficili da incontrare diversamente. Un esempio è stata una domenica di qualche tempo fa, quando alla Pista Club Des Miles si sono radunate vetture uniche. Tra queste, una Lancia Delta 037 versione stradale, esemplare rarissimo dal momento che ne sono state prodotte soltanto 200 nel corso degli anni ’80.

Vetture stradali che si uniscono a quelle da gara, come monoposto Formula Abarth o Formula Junior degli anni passati, iconiche quanto curiose. Altri esempi sono le auto da Rally, sia recenti sia storiche, che spesso rivivono grazie a giornate in pista. Per quanto riguarda le competizioni di rilievo svolte alla Pista Club Des Miles, invece, nel corso dell’anno sono in programma gare con kart KZ a marce, sia a livello professionistico che dilettantistico. In merito agli altri mezzi, invece, Super Motard ed auto completano il quadro delle gare a Moncalieri, risaltando la versatilità di questo tracciato. Anche in questo caso, si hanno competizioni per professionisti in parallelo agli amatori. Non ci resta che provare qualche altro mezzo allora…

Si ringrazia la Pista Club Des Miles per la disponibilità mostrata, in particolare Gioele Mercadante.

[Autore articolo e prova: Alessio Zanforlin]

Fonti informazioni verificate:

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